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Nuovo flop Boeing 787 Dreamliner. Un problema anche per Finmeccanica

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NEW YORK (WSI) – Addio sogni di gloria per l’America che voleva volare alto con il Boeing 787 Dreamliner? L’aereo era atteso come la rivoluzione dei cieli e invece la realtà racconta un’altra verità. E’ bene ricordare che alla sua realizzazione partecipano diverse società tra cui la società Finmeccanica che, attraverso la sua controllata Alenia, realizza alcune parti della fusoliera del velivolo.

Il volo 692 All Nippon Airways, partito questa mattina da Yamaguchi alle ore 8.25 locali (00.25 in Italia), è stato costretto a poco più di un quarto d’ora dal decollo a un atterraggio di emergenza a Takamatsu, sempre nel Giappone occidentale, a seguito di un guasto alla batteria comparso sul quadro di comando e un odore insolito rilevato in cabina passeggeri e di pilotaggio.

Il nuovo problema dell’avveniristico aereo Boeing, disegnato per rivoluzionare l’aviazione civile grazie ai bassi consumi per la leggerezza del velivolo, realizzato in gran parte in fibra di carbonio piuttosto che in alluminio, non ha causato conseguenze ai 137 passeggeri e componenti dell’equipaggio, che hanno potuto lasciare il velivolo con gli scivoli d’emergenza, con un bilancio finale di 5 feriti lievi. Sicuramente il problema getta però nuove ombre sull’efficienza di quello che doveva essere l’aereo del futuro.

Sul Ftse Mib, il titolo Finmeccanica sconta la notizia e registra una performance al ribasso sulla scia della notizia, anche se gli analisti di Intermonte hanno confermato il rating “outperform”, motivandolo con il contratto concluso da Agusta Westland per la vendita di 8 elicotteri per 270 milioni di euro alla Corea del Sud.

L’episodio di questa mattina è solo l’ultimo di una lunga serie registrata in poco più di una settimana tra principio d’incendio, perdita di carburante e lesione del finestrino della cabina piloti, che ha messo sotto accusa il Dreamliner, al punto da costringere ANA, la prima compagnia al mondo ad averlo ricevuto sia pur dopo ripetuti ritardi, e la rivale Jal a fermare i 787 a disposizione per controlli approfonditi sulla sicurezza.

ANA e Jal contano nella loro flotta 24 dei 50 aerei consegnati finora dalla Boeing che saranno ora controllati sotto la supervisione dell’apposita agenzia nipponica sulla sicurezza.
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Il ministro dei Trasporti nipponico, Akihiro Ota, ha definito l’atterraggio di emergenza di questa mattina del Dreamliner ANA “un serio incidente che avrebbe potuto causare un grave incidente”, manifestando preoccupazione per l’accaduto.

La domanda aperta adesso è chi dovrà rispondere del guasto dal momento che la maggior parte dei pezzi che compongono il Boeing provengono da fornitori esterni, provenienti da tutto il mondo. Le aziende americane hanno predisposto solo la parte anteriore e posteriore dell’aereo, tutto il resto come si osserva dal grafico allegato resto viene dal “resto del mondo”. E anche l’Italia ha fatto la sua piccola parte.