Se affrontata nel modo sbagliato la Brexit potrebbe accelerare la formazione del Nuovo Ordine Mondiale. Ne è convinto Mark Carney, secondo cui l’addio del Regno Unito all’Unione Europea ormai prossimo rappresenta il primo vero banco di prova per le forze occidentali.
Secondo il governatore della Banca d’Inghilterra, il Regno Unito deve evitare di chiudersi nella chioccia protezionista come hanno fatto gli Stati Uniti. L’economia britannica dovrebbe invece favorire una cooperazione internazionale nel commercio, nel nome di un’apertura al libero scambio.
Brexit è un test per capire se è possibile rivedere la globalizzazione in un modo tale da offrire i benefici del libero commercio, allontanando al contempo le paure di un’erosione della democrazia. È il parere espresso da Carney oggi in un intervento a Londra.
Protezionismo o una “nuova era di cooperazione internazionale”
Il governatore di origini canadesi sostiene che le ramificazioni della Brexit si sentiranno in tutto il globo e determineranno quale sarà il Nuovo Ordine Mondiale. Il divorzio voluto dagli inglesi con il voto del giugno di tre annni fa, è l’occasione per mettere in guinzaglio al montante protezionismo. E dare il la a una “nuova era di cooperazione internazionale”.
Il governatore della Bank of England ha citato le tensioni commerciali tra Cina e Stati Uniti, ma anche tra Usa e Unione Europea. “È possible che le nuove regole saranno sviluppate per creare un’economia globale più resiliente e inclusiva. Allo stesso tempo, c’è il rischio che i paesi chiudano le porte, riducendo la crescita e la prosperità di tutti”.
Le parole di Carney suonano come un appello alle autorità britanniche. La Banca d’Inghilterra da tempo avverte dei rischi a breve termine per l’economia nel caso di una Brexit senza accordo (no deal). Ma oggi all’evento organizzato dal Financial Times il banchiere centrale ha voluto concentrarsi anche sui fattori a lungo raggio temporale.
Nuovo Ordine Mondiale ma positivo
Il suo intervento sullo stato di salute dell’economia è scandito da toni più ottimisti rispetto agli ultimi alert lanciati. Secondo lui la Brexit è l’occasione di plasmare un Nuovo Ordine Mondiale “positivo”, che affronti una volta per tutte i problemi alimentati da una globalizzazione senza freni.
“Sotto molti aspetti, la Brexit è il primo vero banco di prova di un nuovo ordine mondiale e potrebbe rilevarsi un’opportunità per ampliare i benefici dell’apertura, aumentando le responsabilità delle autorità democratiche” nei confronti dei cittadini.
“La Brexit potrebbe portare a una nuova forma di cooperazione internazionale e di commercio transfrontaliero costruito sulla base di un equilibrio migliore tra autorità locali e sovranazionali”. In questo senso, la Brexit potrebbe avere un impatto sull’outlook non solo a breve termine ma anche lungo.