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Nvdia senza freni, aggiorna record storici. Analisti: “più che un investimento, è una scommessa”

Non si ferma la corsa del titolo Nvidia, che continua a beneficiare dei numeri stellari della trimestrale: ieri ha guadagnato il 7,13%, sfiondando per la prima volta 1.100 dollari. La scorsa settimana, il titolo aveva guadagnato il 15%, superando per la prima volta i 1.000 dollari. Da inizio anno il gruppo di Jensen Huang ha registrato una crescita del 130%.

L’euforia su Nvidia ha spinto il Nasdaq su un nuovo record: alla chiusura della vigilia, l’indice tecnologico della Borsa Usa ha segnato + 0,59% (quasi +100 punti) a 17.019,88, segnando la prima chiusura sopra i 17.000 punti.

Ma perché i prezzi sono saliti così tanto da inizio anno?

Come ha messo in evidenza, in una nota, Filippo Diodovich, Senior Market Strategist di IG Italia, il titolo sta beneficiando di tutta una serie di notizie positive. A partire dal fatto che la società è leader riconosciuto nella produzione di chip per l’intelligenza artificiale, controllore di circa l’80% del mercato delle unità di elaborazione grafica (GPU), essenziali per le applicazioni AI più esigenti. Questi chip sono utilizzati in vasti data center e per la creazione di contenuti generativi, come ChatGPT di OpenAI, Gemini di Google e Grok di Musk, e hanno visto un’impennata nella domanda a seguito dell’aumento dell’adozione dell’AI generativa.

Diodovich ricorda che negli ultimi anni, Nvidia ha riposizionato la sua attività concentrando un’importante quota del proprio fatturato sui chip per data center, un settore che è cresciuto rapidamente durante la pandemia e continua a espandersi con la crescente adozione del cloud e l’intensificarsi delle attività legate all’AI.

C’è poi, non meno importante, la diversificazione della supply chain.  In risposta a interruzioni della catena di approvvigionamento, come quelle causate da disastri naturali, Nvidia ha adottato misure per diversificare la sua catena di approvvigionamento, incluso l’espansione delle operazioni negli Stati Uniti e in altri Paesi. Queste mosse – dice l’esperto – hanno aumentato la fiducia degli investitori nella stabilità e nella crescita futura dell’azienda.

Risultato finale, conclude Diodovich:

“Nvidia ha raggiunto un valore di mercato di 2,75 trilioni di dollari, riconoscimento della sua posizione dominante nel mercato e della sua capacità di adattarsi e innovare all’interno del veloce settore tecnologico. È al terzo posto dietro a Microsoft e Apple. L’aumento della valutazione e la costante crescita dei prezzi delle azioni alimenta il sentiment FOMO tra gli investitori (Fear of Missing Out, paura di essere esclusi dai forti guadagni)”.

“La corsa di Nvidia? Un’assurdità”

La corsa folle del titolo alimenta tuttavia una serie di domande circa la sostenibilità delle quotazioni raggiunte. A questo proposito, David Pascucci, analista di Mercato per XTB, spiega:

“Nvidia tocca i 1.140 dollari per azione, una vera e propria assurdità considerando la velocitá con cui ha acquisito market cap negli ultimi due anni. Solamente a ottobre 2022 la market cap di Nvidia era a 279 miliardi di dollari, oggi tocca i 2800 miliardi di dollari con una scioltezza rara nella salita su base mensile. Trimestrale dopo trimestrale numeri da record ma, questi numeri e queste aspettative giustificano di fatto questo forte rialzo che vediamo nella sua market cap? Consideriamo il fatto che Microsoft e Apple, le prime due aziende per market cap hanno costruito la loro capitalizzazione nel corso di decenni prima di arrivare ai livelli attuali. Nvidia ha letteralmente battuto ogni record facendo del titolo, non un investimento, bensí una scommessa”.

Dal punto di vista dell’analisi tecnica, Pascucci aggiunge:

“A questo punto diventa una scommessa capire se Nvidia possa proseguire senza intoppi la sua corsa al rialzo oppure vedere un forte ritracciamento tecnico per via dell’enorme ammontare di capitalizzazione acquisito in poco tempo. Con le quotazioni a ridosso dei 1100 dollari, la market cap di Nvidia raggiungerebbe circa i 2650 miliardi di capitalizzazione, molto lontani dai 279 miliardi di capitalizzazione di ottobre 2022. Sul titolo abbiamo visto uno dei piú importanti aumenti di capitalizzazione in termini di rapporto incremento sul tempo mai visti nella storia dei mercati finanziari delle aziende a grande capitalizzazione”.