Nuovo sorpasso nella gara a tre per il primo posto della classifica delle società a maggiore capitalizzazione al mondo, quella che vede impegnate Microsoft, Apple e Nvidia. La società americana produttrice di chip si è aggiudicata ieri il primo posto, scavalcando Microsoft. Sorride il co-fondatore e CEO Jensen Huang: il rally ha portato il suo patrimonio netto a circa 117 miliardi di dollari, rendendolo l’undicesima persona più ricca al mondo, secondo Forbes.
Il sorpasso era nell’aria da tempo
Il sorpasso era nell’aria da tempo, grazie al successo dell’intelligenza artificiale. Ieri, è arrivata l’ufficializzazione grazie ad un balzo del titolo del 3,2%, che ha portato il valore della società a 3.331 miliardi di dollari, sopra quello di Microsoft (3.321 miliardi). Resta al terzo posto Apple (3.277 miliardi).
Dall’inizio dell’anno, il titolo di Nvidia è in rialzo di oltre il 170% e ha ottenuto una spinta vitale nelle ultime settimane dalla trimestrale. Solo poche settimane fa, Nvidia aveva superato per la prima volta la soglia dei 3.000 miliardi di dollari, sorpassando Apple in termini di capitalizzazione.
Uno sguardo alla società
Fondata nel 1991, nei primi decenni di attività Nvidia si è imposta sul mercato principalmente come azienda di chip per videogame. Negli ultimi due anni, però, le azioni di Nvidia sono salite alle stelle perché Wall Street ha riconosciuto nella tecnologia dell’azienda il motore di un’esplosione dell’intelligenza artificiale, che ad oggi non mostra segni di rallentamento.
Oggi Nvidia detiene circa l’80% del mercato dei chip per l’intelligenza artificiale utilizzati nei data center, un’attività che è cresciuta con l’avvento di OpenAI. E i riflessi sui conti sono sempre più evidenti. Nell’ultimo trimestre, il fatturato del settore data center di Nvidia è aumentato del 427% rispetto all’anno precedente, raggiungendo i 22,6 miliardi di dollari e rappresentando circa l’86% del fatturato totale del chipmaker.
Che cosa dicono gli analisti
Divisi gli analisti sul futuro del titolo. Se c’è chi, come Hans Mosesmann di Rosenblatt Securities prevede addirittura che il gigante dei semiconduttori possa raggiungere la vetta dei 5mila miliardi di capitalizzazione l’anno prossimo, non sono rare le voci di chi, a questi livelli, considera le azioni del gruppo più una scommessa che un investimento.