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NY, confiscato grattacielo per legami con Iran

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NEW YORK – Il governo degli Stati Uniti potrà confiscare il grattacielo nel cuore di New York, già messo sotto sequestro dai giudici federali dopo la notizia sugli affari che i costruttori americani avrebbero concluso con l’Iran.

L’edificio si trova a Manhattan, sulla Fifth Avenue, a due passi dal Rockefeller center, all’indirizzo 650 5th Ave Manhattan, New York, NY 10019, USA.

Stando alle indagini, il grattacielo sarebbe stato controllato da Teheran e avrebbe avuto come obiettivo il riciclaggio di denaro sporco. La legge americana è chiara al riguardo e non permette affari con l’Iran. Già nel 1995, l’ex presidente americano Bill Clinton aveva emesso un ordine esecutivo che vietava la fornitura di gran parte dei servizi da parte degli Stati Uniti in Iran e la sospensione totale degli investimenti e degli scambi commerciali.

Il governo ha informato che la confisca e la successiva vendita del grattacielo – conosciuto con il nome di Piaget Bulding – genereranno proventi che saranno offerti alle vittime di “atti terroristici sponsorizzati dall’Iran”.

La misura, ha precisato il procuratore federale Preet Bharara, “apre la strada alla più grande confisca legata al terrorismo”.

Sui proprietari del grattacielo, Alavi Foundation e la società Assa, pende l’accusa di aver agito come copertura della banca nazionale iraniana Melli, istituto bancario che nel 2008 venne accusato di finanziare il programma nucleare di Teheran e gruppi estremisti come Hezbollah, e dunque soggetto a pesanti sanzioni.