WSI) – Tassi di interesse: in area Euro i tassi di mercato sono rimasti pressoché stabili sul lungo termine, mentre sono lievemente scesi sul breve, con lo spread di curva in leggero rialzo a 193 pb. Il Cpi finale di maggio dell’intera area Euro ha confermato il preliminare registrando una variazione tendenziale nulla.
In Germania invece l’indice Zew è risultato migliore delle attese, con un rialzo della componente prospettica e corrente. Malgrado gli ultimi indicatori anticipatori continuano a segnale una ripresa nei prossimi mesi, Weber, membro Bce, in un’intervista ha dichiarato che la Germana è ancora lontana da una ripresa sostenuta, ritenendo piuttosto quella attuale una fase di stabilizzazione. In Germania oggi è attesa l’asta del titolo a due anni Schatz fino a 7 Mld€, mentre dal punto di vista macro non sono attesi dati di rilievo. Sul decennale la resistenza passa per 3,60% ed il supporto per 3,50%.
Negli Usa i tassi di mercato governativi sono calati in una sessione caratterizzata dal ribasso delle borse. Il calo dell’indice S&P500 è stato guidato dal settore energia, risorse base e beni di consumo discrezionali. In replica alle critiche che piovono sul governo circa il crescente ruolo all’interno dell’economia e dei mercati, il presidente Obama ha rimproverato Wall Street per avere dimenticato velocemente come l’economia sia stata vicina al punto di collasso, prevedendo che il tasso di disoccupazione salirà oltre il 10% entro fine anno (attualmente è al 9,4%).
Ha espresso fiducia sulla possibilità che presto avvenga un recupero dell’economia, avvertendo però che per un recupero vigoroso occorrerà comunque molto tempo poiché le famiglie devono smaltire i debiti accumulati durante la fase della bolla immobiliare. Ha aggiunto che occorrerà una crescita robusta affinché sia evitato un aumento delle tasse per i contribuenti nel tentativo di sanare il deficit di bilancio.
Oggi il presidente rivelerà i piani per la riorganizzazione della regolamentazione finanziaria negli Usa che darà alla Fed la responsabilità primaria per cercare di evitare ulteriori crisi in futuro. Sarà anche annunciata la creazione di un nuovo organismo per la protezione dei consumatori nei confronti dei prodotti finanziari (inclusi mutui e carte di credito). Potrebbero essere anche previsti requisiti patrimoniali più stringenti per le banche, in particolare per quelle di maggiori dimensioni, rilevanti per il sistema finanziario.
Sul fronte macro sono usciti migliori delle attese i dati relativi all’apertura di cantieri di maggio, mentre la produzione industriale è calata oltre le attese. Ieri i capi di stato del BRIC (Brasile, Russia, India e Cina) si sono incontranti in Russia, chiedendo un sistema internazionale più stabile, prevedibile e diversificato. Anche senza citarlo direttamente, ciò significa una minore dipendenza dal Dollaro, anche se ovviamente è un processo di lungo periodo.
Nel comunicato non è stata menzionata l’ipotesi di una valuta sovranazionale, mentre è stato richiesto un maggior peso decisionale delle economie emergenti all’interno degli organismi sovranazionali.
Valute: questa notte è partito un movimento di deprezzamento del Dollaro vs Euro con il cross che questa mattina è giunto in prossimità della resistenza 1,3935. Sul biglietto verde hanno pesato le dure dichiarazioni del premier russo Medvedev secondo cui c’è la necessità di rafforzare il sistema monetario internazionale, ossia non solo la posizione del Dollaro ma anche creando nuove valute di riserva e forse anche divise sovranazionali e nuovi mezzi di pagamento.
Ha aggiunto che l’economia non può funzionare se gli strumenti finanziari sono denominati in un’unica valuta, come accade attualmente. I supporti per oggi si collocano a 1,38 e 1,3750. Le resistenze a 1,3935 e 1,4025. La volatilità potrebbe essere elevata. Il calo delle borse di ieri ha dato luogo ad un apprezzamento dello Yen, anche se nel corso della notte si è assistito ad un parziale deprezzamento sulla scia del rialzo del listino giapponese. Verso Euro il supporto si colloca a 132,50, le resistenze a 135 e 136.
Materie Prime: ieri il greggio Wti (-0,2%) ha chiuso in lieve ribasso, anche se questa mattina è tornato sopra i 71$ sulla scia del deprezzamento del Dollaro vs Euro. Attesi nel pomeriggio i consueti dati settimanali sulle scorte Usa. In calo i metalli industriali guidati dal piombo (-1,7%). In controtendenza il nichel (+2,2%). Leggermente positivi invece i metalli preziosi. Andamento contrastato per gli agricoli con il calo del grano (-1,7%) ed il rialzo del caffè (+0,9%).
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