Da domani, 18 dicembre, Siisl (il Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa), piattaforma creata e progettata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e gestita dall’INPS, per favorire l’incontro di domanda e offerta di lavoro apre le porte a tutti i cittadini italiani e stranieri, che potranno iscriversi volontariamente per caricare il proprio CV e cercare opportunità lavorative o formative, ma anche ad aziende che vorranno inserire annunci per la ricerca di lavoratori. È questa l’evoluzione di quello che è uno strumento nato per incrociare domanda e offerta di lavoro per gli ex beneficiari di reddito di cittadinanza e per quelli dell’Assegno di inclusione, nonché obbligatoria per i percettori di sussidi e di indennità di disoccupazione.
Obiettivi
L’obiettivo principale della piattaforma è quello di promuovere la riqualificazione professionale e facilitare il reinserimento nel mercato del lavoro. Chiunque sia alla ricerca di una nuova attività o voglia cambiare lavoro se ce l’ha, potrà accedere al sistema con la propria identità digitale (SPID o CIE) e verificare alle offerte disponibili su tutto il territorio nazionale. Importanete sarà il ruolo svolto dall’intelligenza artificiale che proporrà al candidato le offerte di lavoro più consone sulla base di alcune chiavi quali la residenza, le competenze, i settori preferiti ma anche le aspirazioni indicate.
Con queste nuove funzionalità, il SIISL permetterà l’interoperabilità tra banche dati – si legge nel comunicato stampa – con un bacino potenziale di 25 milioni di utenti, facilitando l’accesso a corsi di formazione e opportunità di lavoro. Inoltre, attraverso l’impiego dell’intelligenza artificiale, offrirà un sistema di matching avanzato tra domanda e offerta di lavoro, rendendo l’intero processo più rapido, preciso e trasparente.
“Siisl ha la finalità – ha spiegato la ministra del Lavoro, Marina Calderone presentando la nuova modalità di utilizzo della piattaforma – di portare il lavoro vicino alle persone e le persone vicine al lavoro. Dal 18 dicembre il Siisl sarà aperto a tutti i cittadini e a tutte le imprese. Si rivolge ai giovani in cerca di prima occupazione, a chi ha perso il lavoro ma anche a chi ha già un lavoro e vuole cambiarlo. Le imprese potranno pubblicare le vacancies e trovare le persone in modo rapido. Riduciamo le distanze tra chi cerca un lavoro e chi lo offre. Portiamo l’ufficio per il lavoro a casa dei cittadini”.
La piattaforma, giù attiva, dal primo settembre dell’anno scorso, ha già censito 2,2 milioni di cittadini. Nel frattempo sono stati pubblicati 63 mila mentre le posizioni lavorative segnalate sono 332mila per più di 40mila assunzioni già avviate. I curriculum caricati sono oltre 291mila.
Come funziona
Chi sta cercando una nuova occupazione o vuole partecipare a un corso di formazione potrà entrare con la propria identità digitale (Spid, Cie o Cns) e inserire il proprio curriculum. A quel punto, potrà evidenziare il settore al quale è interessato ed nel caso escludere la visibilità per determinate categorie o imprese.
Effettuata l’iscrizione, l’utente potrà visualizzare le posizioni lavorative pubblicate dalle imprese.
Per qaunto riguarda il processo di selezione, spiega il decreto, l’impresa non potrà contattare direttamente chi ha inserito il Cv ma dovrà chiedere generalità e dati di contatto tramite il Siisl all’utente che potrà decidere se autorizzare l’impresa alla visualizzazione dei propri dati.
Beneficiari di Naspi e Discoll
L’iscrizione alla piattaforma è obbligatoria per i disoccupati beneficiari di Naspi e Discoll. Entro 15 giorni dopo aver presentato la domanda per l’indennità di disoccupazione il beneficiario deve accedere al Siisl per completare il Patto di attivazione digitale e integrare il Cv.
Se non lo fa riceverà una comunicazione nella quale si chiede di contattare il Centro per l’impiego. La mancata presentazione alla convocazione del Centro per l’impiego senza giustificato motivo comporta le sanzioni previste dal decreto 150/2015, ovvero:
- la decurtazione di un quarto di una mensilità, in caso di prima mancata presentazione;
- la decurtazione di una mensilità, alla seconda mancata presentazione;
- la decadenza dalla prestazione e dallo stato di disoccupazione, in caso di ulteriore mancata presentazione.