Nuovo affondo del Commissario al Bilancio Günther Oettinger all’Italia. Dopo aver affermato nei mesi scorsi, dinanzi alla difficile situazione politica venutasi a creare nel nostro paese all’indomani delle elezioni, che i mercati avrebbero insegnato agli italiani a votare nella maniera giusta, questa volta Oettinger punta il dito contro i contributi italiani al bilancio dell’Ue.
Nei giorni scorsi il vicepremier Luigi Di Maio, nel pieno della crisi innescata dalla nave Diciotti ha affermato che Roma è pronta a tagliare i fondi che eroga a Bruxelles.
“Noi siamo pronti a tagliare i fondi che diamo all’Ue. Vogliono 20 miliardi dei cittadini italiani? Dimostrino di meritarseli e si prendano carico di un problema che non possiamo più affrontare da soli. Agli italiani non chiederemo un centesimo di più”.
Puntuale la replica di Gunther Oettinger che nel corso di un’intervista a Politica parla di farsa.
“E’ ora di correggere le cifre sbagliate. L’Italia non versa affatto 20 miliardi di euro l’anno all’Ue, ma tra i 14 e i 16 circa. Se si sottraggono a questi i contributi che arrivano al Paese per i programmi di coesione, la ricerca o le infrastrutture, resta un contributo netto di 3 miliardi l’anno (…) Prendiamo atto, ma non abbiamo alcuna intenzione di reagire quotidianamente a minacce di questo tipo: diversamente, avremmo decisamente troppo lavoro (…) Fino a due anni fa l’Europa ha certamente aiutato troppo poco l’Italia, ma ora la Commissione sta facendo tutto quanto nelle sue possibilità per supportarla (..) La Commissione fa tutto ciò che può in termini di strumenti, risorse e denaro per sostenere l’Italia e deve essere considerata un partner dal governo di Roma”.