*Questo documento e’ stato preparato da MPS Capital Services ed e’ rivolto esclusivamente ad investitori istituzionali ovvero ad operatori e clientela professionale ai sensi dell’allegato n.3 al
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(WSI) – In area Euro è atteso il dato finale del Pmi manifatturiero che dovrebbe confermare il calo registrato dal preliminare. Negli Usa attesi i dati sul mercato del lavoro di gennaio. La percezione dei consumatori insieme alle indicazioni di alcuni indici anticipatori inducono ad ipotizzare la creazione di posti di lavoro più vicina alla soglia delle 100.000 unità piuttosto che delle 50.000 unità. Come sempre si tratta di un dato che più di ogni altro è stato in passato foriero di sorprese.
Tassi di Interesse: in area Euro i tassi di mercato sono scesi, con il titolo a dieci anni che durante la seduta ha sfiorato il supporto di 3,92 per poi chiudere la sessione a 3,93% sulla volatilità dei listini azionari. Il differenziale 2-10 anni si è sopra i 55 pb, mentre lo spread sul decennale Italia-Germania è fermo in prossimità dei 37pb. Sul fronte macro, il tasso di inflazione preliminare di gennaio ha registrato un incremento del 3,2% a/a, in rialzo dal 3,1% di dicembre, risentendo di un effetto confronto negativo. Malgrado il rialzo dei prezzi ed i continui moniti della Bce che minaccia un rialzo dei tassi, e considerata la crisi finanziaria in atto, l’ipotesi più probabile resta un mantenimento dei tassi fermi nella riunione di politica monetaria della prossima settimana.
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Oggi l’attenzione resta focalizzata sui dati statunitensi. Sul decennale il primo supporto resta a 3,92%, il secondo a 3,83%. Negli Usa tassi di mercato in calo in una giornata in cui l’attenzione è stata ancora una volta focalizzata sulle vicissitudini delle compagnie specializzate nell’assicurazione di bond, tra cui anche i Cdo. Ieri l’ad di MBIA ha rassicurato gli investitori nell’ambito di una conferenza stampa fiume di circa 4 ore, dichiarando che la società di appartenenza ha già avuto un’iniezione di liquidità di 500Mln$ da parte del fondo di private equity Pincus.
I titoli del comparto hanno di conseguenza registrato un marcato rialzo, trascinando tutto il comparto finanziario per il venir meno in parte dei timori che la perdita del rating AAA di alcuni di tali operatori possa tradursi in perdite per il sistema finanziario, stimate tra i 40 ed i 70Mld$. A pochi minuti dalla chiusura dei mercati è poi arrivata la notizia del downgrading (da AAA a AA) di S&P su FGCI (quarto operatore al mondo sempre nel settore dell’assicurazione di bond). La stessa S&P ha aggiunto che potrebbe tagliare il rating AAA di MBIA nel caso in cui non si proceda a breve ad un ulteriore aumento di capitale. Emblematiche le parole dell’agenzia di rating: “…time is of the essence”. Oggi l’attenzione si sposta sui dati sul mercato del lavoro: laddove dovessero sorprendere al rialzo, nel breve potrebbero stemperarsi i timori recessivi imperanti in questi giorni. Si tratta comunque di un dato da prendere con cautela, trattandosi spesso di indicatori molto ritardati. Per oggi confermiamo la resistenza sul decennale a quota 4,70%.
Valute: Dollaro in deprezzamento verso Euro fino a toccare nuovamente la soglia di 1,49. L’attesa di un ulteriore taglio Fed di 50pb nella riunione di marzo, sta penalizzando il biglietto verde. I dati sul mercato del lavoro, laddove superiori alle attese, potrebbero confermare la tenuta della resistenza in area 1,49 ed in prossimità del massimo storico a 1,4970. Ieri lo Yen si è lievemente apprezzato nei confronti del Dollaro, per poi stabilizzarsi durante la notte. Nel mese di gennaio la valuta ha messo a segno l’apprezzamento più marcato da agosto 2001, guadagnando poco meno del 5% verso il biglietto verde. I forti ribassi dei listini azionari ad inizio 2008 hanno favorito la chiusura delle operazioni di carry trading, incentivando gli acquisti di Yen. Il cross attualmente si colloca in prossimità dei minimi da 2 anni e mezzo, con il supporto importante a 105.
Materie Prime: l’attenzione degli operatori si è focalizzata sui metalli industriali con i rialzi guidati da zinco (+7,1%) e piombo (+3,2%). L’interesse è causato dal protrarsi della crisi energetica in Cina e del maltempo che sta forzando alcune grandi raffinerie cinesi ad interrompere la produzione. Tra gli energetici in calo il greggio Wti in attesa della riunione Opec in programma oggi a Vienna. Non dovrebbe essere implementato nessun aumento della quota di produzione. Tra i preziosi in rialzo l’argento (+1,4%), mentre rimane stabile l’oro (+0,2%). Tra gli agricoli forte rialzo del cacao (+1,7%) poiché la siccità minaccia di danneggiare la produzione africana.
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