ROMA (WSI) – Il setore manifatturiero italiano rischia la disertificazione. Sono andate perdute 55 mila imprese italaine in quattro anni, di cui 32 mila nel comparto manifatturiero. La durata del calo della domanda provoca ogni giorno la sparizione di 40 aziende manifatturiere.
A lanciare l’allarme è il vicepresidente di Confindustria con delega al Centro Studi, Fulvio Conti, aprendo i lavori del seminario del Csc.
“La produzione industriale – ha ricordato Conti – è crollata del 25% in media e in alcuni settori di oltre il 40% dal picco pre crisi, primi mesi del 2008, con circa 40 imprese manifatturiere che che spariscono ogni giorno”.
Dall’inizio della crisi abbiamo distrutto il 15% della base produttiva industriale e rischiamo di vedere ulteriori defezioni se non inevertiamo subito la rotta, ma ce la possiamo fare”. A lanciare l’allarme è il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, chiudendo i lavori del seminario del Csc.
“Siamo ancora la seconda potenza industriale europea, la settima al mondo – ha ricordato Squinzi – con oltre il 3% di quota sulla produzione industriale mondiale: è unrisultato conseguito con fatica e dobbiamo difenderlo a tutti i costi”. Secondo il leader degli industriali “abbiamo grandi potenzialità su cui puntare”.