In Edicola

One to one with Tiffany Hsu

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

Fashion buyer per Mytheresa e it-girl alle fashion week internazionali: la giovane taiwanese Tiffany Hsu rivela i segreti del mestiere

A cura di Margherita Calabi

Tiffany Hsu, vice presidente di Mytheresa per il Womenswear, Kidswear & Life Fashion Buying è sempre in prima linea nel mondo della moda, sia con il suo lavoro che con il suo account Instagram (@handinfire). Nata a Taiwan, si è laureata in fashion design al Central Saint Martins College of Art and Design di Londra. Dopo un Master all’Istituto Marangoni la sua carriera è decollata: nell’ottobre 2017 è stata nominata Fashion Buying Director di Mytheresa, la piattaforma globale di moda di lusso. Oggi, Mademoiselle Hsu supervisiona i diversi reparti di buying ed è alla guida dell’universo moda, focalizzandosi capsule collection, il lancio di prodotti esclusivi e collaborazioni speciali.

Tiffany Hsu a Parigi indossa una t-shirt di Y/PROJECT by Jean Paul Gaultier e una gonna di Y/PROJECT

È vero che una collezione di John Galliano l’ha ispirata, da giovane studente, ad avventurarsi nel mondo della moda?
“Assolutamente sì, il merito è di John Galliano. Mi sono trasferita in Inghilterra quando avevo 15 anni, prima non avevo una chiara idea di cosa fosse la moda. Ho visto una delle collezioni di Galliano su una rivista e ne sono rimasta totalmente affascinata: ero determinata a scoprire chi fosse e dove avesse studiato. All’epoca vivevo nella campagna inglese. Un giorno, durante una gita a Birmingham, trovai un libro su di lui: lo lessi tutto d’un fiato e dissi ai miei genitori che sarei andata alla Central Saint Martins School di Londra per studiare fashion design proprio come lui”.

Ha mai avuto modo di conoscerlo di persona?
“L’ho visto un giorno a Londra, alla stazione dei treni dell’Eurostar. Ero molto emozionata, ma non volevo essere eccessivamente invadente chiedendogli una foto… Con il senno di poi, forse avrei dovuto farlo. Sono stata a molte delle sue sfilate, ma quella è l’unica volta che l’ho incontrato davvero”.

Lavora per Mytheresa da sei anni. Come è cambiata l’industria della moda in questo periodo e quali sono state le evoluzioni più evidenti?
“L’e-commerce è ovviamente una parte importante della nostra vita, questo si è enfatizzato durante il periodo del Covid poiché comprare online ha soddisfatto le esigenze di ognuno di noi in un periodo difficile. L’e-commerce fa ormai parte del nostro quotidiano, non solo per quanto riguarda la moda: è diventato qualcosa di essenziale, molto più del fare shopping in boutique, anche se la boutique ha sempre una sua rilevanza nel far vivere un’esperienza emozionale unica”.

Tiffany Hsu a Milano indossa un blazer e degli shorts di AREA (foto Masha Mel)

Mytheresa ha lanciato la sezione Lifestyle sul proprio sito: quali sono i marchi e i designer emergenti da non perdere?
“Abbiamo recentemente lanciato il marchio di valigeria di lusso Globe-Trotter. La nostra collaborazione con Rimowa lo scorso anno ha avuto un grande successo e questo lancio segue nei suoi passi. La gente è tornata a viaggiare e il travel è una categoria che vogliamo assolutamente sviluppare nel prossimo futuro con nuovi prodotti e collaborazioni”.

Come mai avete chiamato questa categoria Lifestyle e non Home?
“Per noi il lifestyle non riguarda solo la casa, ma tutto ciò al di fuori della moda che fa già parte della nostra vita. Abbiamo lanciato per primo l’home décor, ma l’obiettivo è quello di continuare a crescere: questa nuova sezione è dedicata anche ai viaggi e agli accessori per i nostri amici a quattro zampe”.

Quali sono le sue regole per gli acquisti quando si tratta di lifestyle shopping?
“La regola essenziale è che tutto sia sempre coordinato. Il segreto è avere un moodboard ben preciso in mente e attenersi fedelmente ad esso, altrimenti si finisce per comprare cose che non creano armonia tra di loro. A differenza di un capo di abbigliamento, che si può relegare nel guardaroba, una sedia che non va bene non la si può nascondere da nessuna parte. È importante avere una chiara idea del risultato finale, di quello che si vuole ottenere realmente, a meno che non si abbia una casa molto grande dove ogni stanza può avere la sua identità. In generale è importante imparare a essere selettivi, questo non vale solo per lo shopping”.

Un’immagine della Lifestyle Campaign di Mytheresa

Il suo lavoro di Fashion Buyer la porta a viaggiare per sei mesi all’anno. Qual è l’oggetto da cui non può mai separarsi?
“Il rossetto rosso. Una volta qualcuno mi disse: se sei stanca, metti un po’ di ​​rossetto rosso e non lo sembrerai più. È uno dei consigli più preziosi che io abbia mai ricevuto da parte di una donna. La stessa persona mi ha anche insegnato a sorridere sempre nelle foto perché si appare molto più giovani. Spesso e volentieri un sorriso può essere meglio del botox”.

Qual è la lezione più preziosa che ha imparato nella sua esperienza in Mytheresa?
“Questa esperienza mi ha insegnato tantissimo. Ho imparato che saper vincere le proprie paure è un grande progresso personale. Il modo migliore per sconfiggere qualcosa che spaventa è quella di affrontarla una volta per tutte”.

Qual è l’oggetto di design di cui non può fare a meno una volta tornata a casa dai suoi viaggi?
“La mia copertina di Hermès, che utilizzo alla fine di una lunga giornata mentre guardo la televisione”.

Argomenti come la sostenibilità e la diversità influenzano la sua ricerca dei brand?
“La sostenibilità è molto importante per noi: abbiamo smesso di acquistare pelli esotiche e non abbiamo articoli in pelliccia nella nostra selezione, continuiamo a lavorare sia esternamente che internamente all’azienda per migliorare la nostra impronta ecologica e l’inquinamento che creiamo. Bisogna essere obiettivi: la moda non è l’industria più sostenibile al mondo. In termini di diversità, è molto importante soddisfare tutte le esigenze: stiamo cercando di acquistare taglie sempre più grandi e più piccole, sia nelle scarpe che nell’abbigliamento, per essere più inclusivi. Voglio che tutti abbiano più scelta possibile. Di recente, qualcuno mi ha chiesto se è importante vestirsi in modo consono alla propria età. Per me non è un discorso di età, si tratta di divertirsi e di sentirsi bene nella propria pelle. Quando si parla di moda, ciò che ti rende felice è più importante di ciò che dovresti o non dovresti fare”.

Tiffany Hsu a Parigi indossa un trench di Magda Butrym e una tuta di Balenciaga

Come scopre marchi nuovi ed emergenti?
“Mi affido molto a Instagram. Quando sono in viaggio, visito showroom e mostre e non manco alle fiere di settore. Anche il passaparola è molto importante nel mio lavoro: durante una fashion week spesso capita che un amico ti parli di un brand emergente che finisce per entusiasmarti. Il mio processo creativo trae ispirazione da molte fonti differenti”.

Se dovesse scegliere un solo oggetto dalla sezione Mytheresa Lifestyle, quale sarebbe?
“Una sedia firmata Vitra, ma solo una: non ho una casa di grandi dimensioni… Almeno non ancora”. 

Se non fosse entrata nel mondo della moda, cosa farebbe oggi?
“La pasticciera o la costumista: ho sempre avuto un debole per i dolci e sono sempre stata affascinata dai vecchi film di Hollywood in bianco e nero”.

 Chi sono i suoi eroi nella vita reale?
“Mio padre, senz’alcun dubbio”. 

 Quale considera il suo più grande successo?
“Se lo avessi già realizzato questo significherebbe che non sogno abbastanza in grande. Cerco sempre di spingermi a fare di più e meglio”.

 Qual è il suo motto?
“Se puoi sognarlo, puoi farlo: se hai la voglia e la determinazione di fare qualcosa, puoi trovare un modo per realizzarla, indipendentemente dagli ostacoli che troverai sul tuo percorso”.

 Per concludere, se potesse inviare un messaggio a John Galliano oggi, cosa gli direbbe?
“Lo ringrazierei perché ha ispirato molti ragazzi della mia generazione e gli chiederei quali sono le creazioni che gli stanno più a cuore oggi”.