Come se la cavano gli italiani con la tecnologia e il digitale? Non molto bene se pensiamo che secondo il Digital Transformation Index sviluppato da eToro, che tiene conto dei livelli di penetrazione digitale e di crescita potenziale digitale di nove paesi europei, l’Italia si colloca in fondo alla classifica, alle spalle anche della Romania.
La Danimarca è in testa alla classifica del Digital Transformation Index, mentre la Spagna si colloca al secondo posto. Per quanto riguarda il nostro Paese, gli italiani senior (+55 anni) sono i secondi più a loro agio nella loro fascia d’età dell’intero campione con gli appuntamenti dal medico online.
Il 46% degli intervistati ha dichiarato di trovarsi a proprio agio con questa tecnologia, mentre quasi tre quarti (73%) affermano che si sentirebbero a proprio agio nel fare la spesa online.
Guardando all’online banking, trattasi della tecnologia con cui gli europei interagiscono più regolarmente, con quasi un quarto (24%) che la utilizza quotidianamente e il 77% che la utilizza almeno una volta alla settimana.
E in Italia? Solo poco più di un terzo (36%) degli italiani utilizza l’online banking almeno ogni tre mesi, contro il 91% di Danimarca e Paesi Bassi. Solo la Romania si attesta a livelli di penetrazione digitale inferiori all’Italia.
Online banking Europei alla prova digitale
Lo studio commissionato da eToro, in collaborazione con il Center for Economics and Business and Research (CEBR) conferma che la pandemia ha accelerato la trasformazione digitale in tutta Europa, con oltre un terzo (36%) degli intervistati che ha aumentato il proprio uso della tecnologia digitale al di fuori del lavoro.
Tuttavia, due europei su cinque ritengono che le tecnologie digitali si stiano diffondendo troppo rapidamente. Inoltre, la stragrande maggioranza degli intervistati (97%) nutre qualche preoccupazione per i rischi del crimine informatico per la mole sempre maggiori di dati e attività che vengono spostati online.
Anche le implicazioni sociali legate alla tecnologia digitale pesano molto sulle menti di molti europei. Infatti, il 96% degli europei è preoccupato per l’uso improprio delle tecnologie digitali per diffondere notizie fuorvianti o errate.