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OPA MONTEDISON: UNA FOGLIA DI FICO DA €500 MLN

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Per ora, ci sono due vincitori certi nell’Offerta pubblica d’acquisto (OPA) di Fiat ed EDF su Montedison: Fiat ed il finanziere francese Roman Zaleski che attraverso la Carlo Tassara ha partecipato alla cordata.

Dopo aver acquisito il 20% di Montedison, mirando alla controllata Edison, secondo gruppo elettrico italiano, il colosso elettrico francese Eletricité de France è stato bloccato dal governo che gli ha imposto un limite del 2% sui diritti di voto.

EDF ha trovato la soluzione alleandosi a Fiat, alle banche vicine al Lingotto e alla Carlo Tassara, e creando Italenergia, il veicolo per l’OPA su Montedison. L’operazione è una foglia di fico per coprire l’entrata in forze nel mercato elettrico italiano del gruppo energetico più forte d’Europa che a casa sua, in Francia, non lascia entrare nessuno.

Ma questa foglia di fico è costata circa €500 milioni ad EDF, usati per pagare gli alleati Fiat e Zaleski.

Infatti, EDF ha ricevuto solo il 18% di Italenergia, che vale €508 milioni, in cambio di un suo 10% in Montedison, pari a €485 milioni, con una plusvalenza di €23 milioni.

Zalesky, invece, ha ricevuto il 20% di Italenergia, per un valore di €565 milioni, in cambio del suo 10,3% in Montedison che valeva €500 milioni. La plusvalenza è di €65 milioni.

Il biglietto d’entrata nel mercato elettrico italiano EDF l’ha pagato quando ha dato l’altro 10% che aveva in Montedison a Fiat in cambio di Fenice, la minuscola e oscura controllata del gruppo di Torino. Inoltre, Fiat ha avuto lo stesso premio di Zaleski per il suo 10% di Montedison.

Gli altri membri di Italenergia sono Banca di Roma, IntesaBci e San Paolo Imi che detengono il 13% delle azioni di Montedison.

Le contromosse di Mediobanca.

Anche se Italenergia ha già il 52% circa di Montedison, pare che Mediobanca stia studiando delle risposte oltre la cessione di importanti quote in due società avvenute in risposta alla scalata su Montedison.

Prima di tutto ha ceduto due partecipazioni di Montedison, il 29% di La Fondiaria a Sai e il 35% di Cartiere Burgo SpA al finanziere francese Vincent Bollore, per €1,1 miliardi. Visto che i due acquirenti sono alleati di Mediobanca e che Burgo e Fondiaria hanno il 4% di Mediobanca, le vendite servono a proteggere Mediobanca stessa più che Montedison.

Secondo le ultime notizie, Montedison ha ingaggiato la banca d’affari USA Goldman Sachs come consulente strategico e potrebbe puntare ad una quota di blocco per rovinare i piani di Italenergia o per avere una posizione da cui negoziare meglio eventuali accordi.