MADRID (WSI) – E’ perplesso il premier spagnolo Mariano Rajoy in merito all’affaire Atlantia-Abertis con l’italiana controllata dalla famiglia Benetton che ha lanciato un’offerta pubblica di acquisto e scambio (Opas) sulla spagnola Abertis Infraestructuras, un’operazione che vale 16,341 miliardi di euro per ottenere il 100 per cento della società iberica. Obiettivo è quello di creare un leader mondiale nelle infrastrutture di trasporto, con una presenza in 19 Paesi, oltre 14mila chilometri di autostrade da gestire e 60 milioni di passeggeri tra Fiumicino, Ciampino e gli aeroporti della Costa Azzurra.
Il presidente di Criteria-Caix, Isidro Fainè, azionista di peso del gruppo spagnolo con una quota pari al 22%, come riporta El Mundo, vorrebbe strappare al gruppo italiano un prezzo migliore e secondo Bloomberg vorrebbe un’offerta minima di 17 euro per azione. L’ipotesi attuale è che la famiglia Benetton mantenga il controllo del futuro colosso con circa il 25% delle azioni e l’ingresso nel cda di Abertis di Enrico Letta mentre a Caixa vada il ruolo di secondo azionista con il 16% del pacchetto.
Ma come sottolinea il quotidiano spagnolo lo stesso Fainè non scarta la ricerca di Opa alternative a quella italiana. Ciò comporta inevitabilmente uno slittamento dei tempi per la risposta all’offerta lanciata da Atlantia probabilmente alla fine dell’estate. E in terra iberica si avvertono i primi fastidi.
La stampa sottolinea che nel 2006 quando fu Abertis a lanciare un’Opa su Autostrade, l’operazione venne scartata dal governo allora guidata da Romando Prodi perché, a suo dire, lesiva degli interessi nazionali. Inoltre quell’anno il capo del governo spagnolo Zapatero diede il suo via libera alla presa di controllo da parte di Enel della spagnola Endesa. Con l’Opa di Atlantia su Abertis si tratterebbe della seconda irruzione degli italiani in Spagna.
“Se comanda il gruppo italiano sì, ma se è lo spagnolo no”.
Così sottolinea El Mundo. Il premier spagnolo vorrà comunque dire la sua come ha sottolineato il ministro dei lavori pubblici secondo cui l’acquisizione di Abertis da parte di Atlantia necessita del via libera dell’esecutivo. Si attendono così ulteriori sviluppi.