Le società che operano nel mondo finanziario devono prepararsi alle trasformazioni portate dall’utilizzo delle tecnologie digitali
di Sandra Riccio
L’open banking è un tema che sarà sempre più centrale negli anni a venire. È una novità che porterà con sé cambiamenti profondi e darà una nuova identità alle banche e alle società finanziarie, così come a quelle di gestione del risparmio.
In pochi anni questi attori del mondo della finanza potrebbero diventare semplici “grossisti” di prodotti finanziari come conti deposito, mutui e prestiti. La distribuzione di questi servizi sarà invece guidata dall’Intelligenza artificiale (IA) con l’obiettivo di ottimizzare le capacità finanziarie del cliente.
Questo nuovo modo di fare banca porterà più competizione ma anche nuove occasioni di mercato per il mondo delle banche e della finanza e nuove opportunità per i clienti.
Open finance, la rivoluzione che non si può ignorare
Le nuove prospettive sono state al centro del Quinto FinTech Talk di Deloitte, evento che si è tenuto lo scorso primo dicembre e che, sotto il titolo FinTech: The Recovery Enabler, ha riunito i maggiori esperti dell’innovazione fintech. “La rivoluzione che non può essere ignorata, e sta già avvenendo, con o senza la pandemia”, come recita il titolo dedicato specificamente al tema open banking è ancora in gran parte una novità poco percepita dai consumatori mentre l’industria, in questa fase, si sta concentrando per lo più sul suo funzionamento.
Le potenzialità sono però enormi e i cambiamenti a cui l’open banking porterà sono radicali. Per fare un esempio pratico, proviamo a immaginare come si svolgerà nel 2027 la gestione delle finanze personali di un’ipotetica famiglia Rossi.
Con un mutuo acceso presso una società finanziaria, un conto corrente in banca che dà accesso a diverse carte di credito e di debito, un fondo pensione in cui confluisce una parte di quello che viene risparmiato, grazie ai servizi di open banking tra sette anni questa famiglia potrà tenere sott’occhio tutte le operazioni fatte e tutti i rapporti finanziari e bancari che la riguardano. E potrà farlo con una sola applicazione che raccoglierà e presenterà tutte le informazioni.
Niente più dispersione su diverse piattaforme quindi: si potrà avere una visione completa della situazione finanziaria e delle spese del nucleo famigliare.
Non solo, grazie all’Intelligenza artificiale alla famiglia Rossi sarà anche proposto di ottimizzare uscite e risparmi, per esempio tagliando spese ricorrenti come quelle per il caffè di tutti i giorni al bar o per il pranzo durante la pausa di mezzogiorno. I soldi risparmiati potrebbero essere messi su un conto deposito ad alta remunerazione e poi spesi per una bella vacanza a fine anno. Il consiglio di cosa tagliare e dove mettere i soldi salvati, arriverà direttamente dall’applicazione.
L’Intelligenza artificiale e le applicazioni relative analizzeranno costantemente i dati di tutti i conti correnti e di tutti i rapporti finanziari della famiglia Rossi anche allo scopo di fornire spunti utili per evitare difficoltà finanziarie come, per esempio, lo sforamento di conto corrente dovuto a un eccesso di spesa.
“Abbiamo visto che sei finito in rosso con la carta di credito, se vuoi preleviamo dal conto che hai dedicato al mutuo la cifra giusta che ti consentirà di pagare meno interessi” potrebbe essere il messaggio recapitato alla famiglia Rossi tra sette anni.
L’impatto sui consumatori è positivo
“Questo esempio spiega come l’open banking impatterà positivamente sull’esperienza bancaria dei consumatori – spiega Paolo Gianturco, senior partner e FinTech Leader di Deloitte Consulting –. Le tecnologie di base esistono già e le società fintech innovative stanno già sviluppando applicazioni che offrono servizi come quelli descritti. I confini dell’industria si confonderanno in quanto i prodotti finanziari e non finanziari saranno incorporati in nuove proposte per soddisfare le esigenze del cliente”.
In questo nuovo ecosistema, il rapporto principale con il cliente sarà guidato da applicazioni che offrono tecnologie avanzate di analisi e di elaborazione attraverso l’Intelligenza artificiale. L’obiettivo è di raggiungere quell’80% della popolazione che non ha accesso a servizi di gestione e di pianificazione finanziaria a pagamento. Si tratta di un mercato ampio e in costante crescita. Tuttavia, l’open banking inteso come “apertura delle banche” è solo un primo passo.
La porta ai dati dei consumatori verrà aperta anche per la condivisione dei dati relativi al settore dell’energia e delle telecomunicazioni e di altri ambiti ancora.
I prossimi anni saranno molto sfidanti per tutto questo mondo di servizi. “Le banche e le realtà del mondo della finanza dovrebbero già adesso iniziare a prepararsi a questo tipo di cambiamento – conclude Gianturco –. Per esempio analizzando a fondo i possibili scenari che li riguarderanno e mettendo alla prova le loro attuali strategie organizzative”.
L’articolo integrale è stato pubblicato sul numero di dicembre del magazine Wall Street Italia