Lo scopo è quello di raccogliere delle idee e dei suggerimenti per regolamentare l’intelligenza artificiale: questo è il motivo per il quale OpenAI, la società madre di Chat GPT, ha deciso di lanciare un fondo da 1 milione di euro. Lo scopo è quello di sovvenzionare aziende e ricercatori in modo da democratizzare le leggi sulle quali si basa la nuova tecnologia.
A chiarire nel dettaglio i particolari del progetto ci ha pensato direttamente OpenAI, che ha sottolineato che l’obiettivo è quello di decidere in maniera democratica quali siano le leggi alle quali l’intelligenza artificiale deve sottostare.
Fondo per l’intelligenza artificiale: come funziona
Il fondo messo a disposizione da OpenAI risulta essere suddiviso in 10 diverse sovvenzioni da 100.000 dollari ciascuna, che potranno essere assegnate a ricercatori singoli, organizzazioni ed aziende, che saranno scelte attraverso una soluzione effettuata internamente. Riceveranno i premi i progetti che verranno considerati più meritevoli e che tenteranno di dare delle risposte efficienti ai timori che il mondo contemporaneo si sta ponendo sull’intelligenza artificiale.
Chi è interessato a partecipare ha la possibilità di inviare le proprie proposte entro il 24 giugno 2023 direttamente ad OpenAI: la società provvederà a valutarle in maniera trasparente e pubblicherà un report finale liberamente consultabile, al cui interno verrà spiegato il procedimento con il quale sono state individuate le varie iniziative.
Open AI spiega che “esistono molti modi in cui un tale processo potrebbe essere strutturato: incoraggiamo i candidati a essere innovativi, basandosi su metodologie note e proponendo approcci completamente nuovi. I beneficiari della sovvenzione dovranno implementare un prototipo della loro soluzione, coinvolgendo almeno 500 partecipanti, e pubblicando un rapporto entro il 20 ottobre del 2023”.
OpenAI non lascerà l’Europa
Sam Altman, amministratore delegato di OpenAI, pochi giorni dopo aver affermato che avrebbe potuto ritirarsi dall’Europa se non avesse ritenuto di poter soddisfare i regolamenti dell’Ue. Ora ha cambiato idea e ha spiegato che intende rispettare le regole previste nell’Unione europea.
Altman ha spiegato, nelle discussioni con le autorità di regolamentazione dell’Ue, che OpenAI vuole assicurarsi di essere in grado di conformarsi. Secondo Altman, la maggior parte del regolamento proposto sui quadri di licenza e sugli standard di sicurezza ha perfettamente senso. Altman si è poi soffermato sugli attuali progetti di regolamentazione dell’IA in discussione in tutto il mondo.
Prima di venire in Europa, Altman ha parlato a Washington dove ha chiesto più regolamenti e ha affermato che la sua più grande paura era che la tecnologia potesse causare danni significativi.
La legge sull’AI dell’Unione europea è sulla buona strada per diventare la prima legislazione completa a trattare l’intelligenza artificiale. Mentre la proposta originale si concentrava sulla regolamentazione del suo utilizzo piuttosto che sulla tecnologia stessa, il Parlamento europeo ha proposto nuove regole che prendono di mira specificamente i modelli di linguaggio di grandi dimensioni dopo l’esplosione di popolarità nell’IA generativa.
Altman ha spiegato che per ora, OpenAI si concentra sulla costruzione di un modello migliore, più veloce ed economico del suo prodotto di AI generativa Chat GPT, dopo che il prodotto ha dato il via a una corsa agli armamenti globale tra le aziende tecnologiche per costruire le proprie versioni della tecnologia.