La BCE taglierà quasi certamente i tassi per la terza volta consecutiva nel corso della riunione di giovedì. Seguiremo gli aggiornamenti sulle previsioni di inflazione e crescita della BCE, che potrebbero essere riviste al ribasso.
Lagarde dovrà esprimersi sull’impatto delle politiche del presidente eletto Donald Trump sulle prospettive economiche dell’Eurozona. Riteniamo che l’incertezza relativa agli scambi commerciali rafforzerà l’urgenza della BCE di riportare i tassi in territorio neutrale.
Attualmente i mercati prevedono sei tagli nei prossimi 12 mesi, che porterebbero la politica monetaria in un territorio decisamente accomodante. Lagarde probabilmente non si pronuncerà sui prezzi di mercato, ma potrebbe ribadire le aspettative della BCE di un atterraggio morbido per l’economia dell’Eurozona, che indebolirebbe la necessità di un ciclo di tagli così profondo.
Crediamo che la BCE continuerà a tagliare di 25 punti percentuali ad ogni riunione fino ad aprile dell’anno prossimo, portando il tasso di deposito al 2,25%, prima di tagliare nuovamente nel corso dell’anno per raggiungere un tasso terminale del 2,0%.