di Norman Villamin (UBP)

Borse, la riapertura nell’Eurozona non è ancora nei prezzi

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Grazie al calo dei contagi, all’accelerazione della campagna vaccinale nel continente europeo (dove a maggio è stata superata la soglia del 50% di popolazione vaccinata) e alla graduale eliminazione delle restrizioni, la mobilità all’interno delle maggiori economie dell’Eurozona sta ora registrando un aumento costante rispetto alla pausa dovuta ai nuovi lockdown del primo trimestre del 2021.

Sebbene questa situazione rifletta quanto già visto nel Regno Unito quando è stata superata analogamente la soglia del 50% di popolazione vaccinata, Germania, Francia, Spagna e Italia sono ancora in ritardo sia rispetto al Regno Unito (che registra il 60% di vaccinati con la prima dose) che agli Stati Uniti (50% di vaccinati con la prima dose), che ora vedono trend di mobilità superiori ai livelli dell’estate scorsa.

Come nel caso del Regno Unito, ciò può essere dovuto all’approccio graduale sulle riaperture adottato da molte nazioni continentali e che suggerisce che i Paesi dell’UE dovrebbero raggiungere nuovamente i livelli dell’estate 2020 nelle prossime settimane, quando grazie alle riaperture inizieranno ad arrivare i turisti dall’estero per la stagione estiva.

Mentre i Paesi europei sembrano seguire l’esempio del Regno Unito, come dimostrano anche i dati economici – ad esempio, la crescita delle vendite al dettaglio che è aumentata negli ultimi mesi – in Europa il re-opening trade sui mercati azionari, a nostro avviso, risulta ancora all’inizio.

Le azioni retail in Europa non hanno ancora risposto a queste prospettive di riapertura, con l’indice MSCI Europe Retailing che si è mosso lateralmente, nonostante il miglioramento della mobilità dell’Eurozona registrato dall’inizio di aprile.
Per quanto riguarda le banche dell’Eurozona, mentre la ripresa degli utili ha fornito quasi il 35% di rendimenti da inizio anno, i ROE delle banche rimangono vicini ai minimi ciclici, suggerendo, per il in futuro, ulteriori rendimenti trainati dagli utili.

In effetti, con la ripresa degli utili all’orizzonte, ci aspettiamo che la crescita dei dividendi europei, soprattutto per le banche continentali, riacceleri nei prossimi trimestri, offrendo ulteriori opportunità di rendimento totale agli investitori.