La pandemia ha impresso un profondo cambiamento nel modo di investire degli italiani e più in generale dei popoli europei. I motivi sono molteplici e fra tutti possiamo annoverare cause dirette come ad esempio il maggior tempo libero che le persone hanno avuto durante il lockdown o la sospensione delle scommesse sportive e di molti altri intrattenimenti ludici che hanno spinto appassionati di giochi alla ricerca di alternative.
Fra i fattori indiretti possiamo invece annoverare l’ulteriore taglio dei tassi da parte delle banche centrali nel tentativo di sostenere l’economia che ha comportato l’applicazione su larga scala per la prima volta nella storia dei tassi negativi sulle giacenze dei correntisti delle principali banche commerciali. Questi fattori hanno contribuito a far avvicinare al settore finanziario sia persone che per mancanza di tempo o di voglia avevano sempre evitato di approfondire gli aspetti di gestione patrimoniale personale, sia persone che più semplicemente erano in cerca di adrenalina.
Come si può ben immaginare questo rapido sconvolgimento ha portato molte persone ad improvvisarsi esperti del settore con ottimi riflessi sui volumi di trading di moltissime piattaforme d’investimento più o meno professionali e contestualmente ha anche comportato ingenti perdite per molti investitori.
Tuttavia in generale ne è derivato un aspetto estremamente positivo: molte persone che prima del Covid trascuravano totalmente l’argomento “investimenti finanziari” hanno capito quanto sia grande l’importanza di seguire meglio e con più attenzione la gestione del proprio patrimonio bancario personale. Su Youtube alcuni video in lingua italiana relativi ai temi di gestione patrimoniale hanno registrato in pochi mesi milioni di visualizzazioni, durante il periodo di lockdown i consulenti finanziari italiani sono stati assaltati da montagne di telefonate e richieste di consulenza e alcuni italiani hanno anche iniziato ad esplorare possibilità d’investimento oltre i confini nazionali.
Questo magma ribollente ha avuto profondi effetti diretti anche sul modo di investire degli italiani con stravolgimenti anche relativamente alle asset class preferite. A fianco di coloro che hanno iniziato per la prima volta ad interessarsi dell’argomento operando il più delle volte in modalità “fai da te” c’è stato un altro importantissimo gruppo di persone che hanno preso in considerazione di valutare con più attenzione l’operato del proprio consulente personale o che hanno deciso di affidarsi per la prima volta ad un professionista. Sui conti dei risparmiatori italiani si è assistito per la prima volta nella storia recente del paese ad una crescita corposa degli investimenti sul settore azionario a discapito dell’asset class obbligazionaria e della liquidità parcheggiata sui conti.
La cosa forse più rilevante è stata la forte attenzione da parte dei risparmiatori alla diversificazione internazionale degli investimenti: azioni come Coca Cola, Apple e Tesla sono state fra gli investimenti più gettonati dai risparmiatori italiani. Questo è un cambiamento radicale con il passato perché storicamente quei pochi italiani che si avventuravano nel mondo azionario puntavano prevalentemente a titoli made in Italy come i classici Enel, Fiat o Unicredit.
Insomma, la pandemia ha avuto riflessi dirompenti sul settore degli investimenti e ha aperto una fase nuova in cui c’è più consapevolezza e soprattutto più attenzione ed interesse. I giornali economici hanno registrato audience record durante la fase di lockdown e questa onda lunga lascerà il segno negli anni a venire con radicali cambiamenti del settore.