L’importanza della biodiversità è appena percettibile, ma di ampio respiro. Traiamo beneficio da suoli ricchi, dall’impollinazione, dalle risorse naturali, dallo stoccaggio del carbonio e da molto altro ancora. Eppure le attività umane hanno ridotto la fauna selvatica del pianeta in media del 68% rispetto a 46 anni fa.
Siamo sempre più consapevoli che la perdita di biodiversità rappresenta un grosso problema. Da un punto di vista degli investimenti, la sua importanza economica non può certo essere sottovalutata, se non altro perché la natura e i servizi che fornisce rappresentano un valore economico di 44.000 miliardi di dollari, ovvero più del 50% del PIL mondiale. Distruggendo la biodiversità, distruggiamo la possibilità di coesistere in modo sostenibile con la natura.
Gli investimenti che si allineano all’SDG numero 12 delle Nazioni Unite, la gestione sostenibile delle risorse, mirano ad apportare soluzioni ad alcuni di questi problemi. John Deere, leader globale nella fornitura di attrezzature agricole. è tra le aziende più innovative nel campo dell’agricoltura di precisione, una tecnologia chiave per ottimizzare la sostenibilità delle prassi agronomiche.
Data la sua posizione dominante sul mercato, può avere un impatto enorme. La sua tecnologia di irrorazione, per esempio, consente di evitare trattamenti eccessivi grazie ad ugelli controllati singolarmente. Inoltre, Deere stima che la tecnologia di precisione possa ridurre del 77% l’uso di erbicidi e pesticidi, sostanze chimiche la cui produzione è ad alta intensità di carbonio.
La regolamentazione sta guidando anche la necessità di trattamenti mirati, dal momento che l’UE e l’ONU stanno per introdurre normative finalizzate a ridurre drasticamente l’uso di pesticidi, come la strategia “dal produttore al consumatore” dell’UE.
Oltre ad aiutare i clienti agricoli ad aumentare la propria sostenibilità e a conformarsi ai nuovi regolamenti, l’agricoltura di precisione ha senso anche dal punto di vista economico, in quanto permette un uso più efficiente dei fattori produttivi e il miglioramento dei rendimenti, aspetti molto importanti in un contesto di aumento dell’inflazione.
La seconda parte della Conferenza delle Nazioni Unite sulla Biodiversità (COP15) è iniziata ad aprile a Kunming, in Cina. Ci aspettiamo una maggiore attenzione a questo argomento da parte dei leader globali, non da ultimo perché, contrariamente al carbonio, il processo di comprensione e quantificazione del problema è ancora all’inizio.