La Germania inizia il 2023 con prospettive più rosee di quanto non ci si potesse aspettare fino a pochi mesi fa. Il clima insolitamente caldo ha scacciato i timori di una dirompente carenza di gas e di razionamenti durante l’inverno. I prezzi del gas naturale sono scesi costantemente dall’agosto 2022 e le forniture di GNL dagli Stati Uniti e dal Medio Oriente hanno continuato a fluire.
Nelle recenti dichiarazioni della Bce, la presidente Christine Lagarde ha ribadito che la banca centrale continuerà con aumenti aggressivi dei tassi di interesse. Lagarde ha sostenuto che l’inflazione nell’Eurozona rimane elevata, nonostante l’ottimismo sul fatto che possa aver raggiunto il suo picco, dato che gli ultimi dati hanno mostrato che l’inflazione in Europa è scesa leggermente al 9,2% nel dicembre 2022.
L’indicatore di fiducia dei consumatori nell’area euro è salito per il terzo mese a -22,2 punti a dicembre, dai -23,9 del mese precedente, raggiungendo i livelli più alti da maggio 2022. Un indicatore chiave dell’economia dell’Eurozona, l’indice Pmi, ha segnalato una crescita per la prima volta in sette mesi, grazie al crollo dei prezzi del gas naturale che ha sostenuto il sentiment dei consumatori e scongiurato un crollo della produzione industriale.
Mentre il Pmi composito dell’Eurozona è tornato in territorio di crescita a gennaio, la Germania è rimasta sotto quota 50. Gennaio è stato il settimo mese consecutivo in cui l’indicatore è rimasto al di sotto del livello 50, che separa la crescita dalla contrazione. L’indicatore più importante della Germania, l’indicatore del clima economico Ifo, è aumentato di 1,6 punti rispetto al mese precedente, raggiungendo il valore di 90,2 punti nel gennaio 2023, il quarto mese consecutivo di aumento e il livello più alto dal giugno dello scorso anno.
L’afflusso di dati ottimistici continua. Sebbene l’economia non sia ancora fuori dai guai, dimostra di essere più resistente di quanto si temesse.
La stabilizzazione della zona euro aumenta le speranze che il blocco possa sfuggire alla recessione. I timori per il mercato dell’energia sono stati attenuati dal calo dei prezzi del petrolio e del gas, favoriti anche da un clima più caldo del solito e da una generosa assistenza governativa.
Nel complesso, l’economia europea è uscita dalla guerra tra Russia e Ucraina in una condizione migliore del previsto. Per la maggior parte del 2022, il consenso era che la regione avrebbe avuto difficoltà a causa del settore energetico. Invece, i dati pubblicati di recente hanno mostrato che l’economia ha evitato la recessione nel terzo trimestre, grazie al sostegno del settore dei servizi.
L’indice tedesco di riferimento DAX 40 è in rialzo da settembre 2022, con un aumento di oltre il 28% in meno di quattro mesi. Gli attuali livelli di prezzo si aggirano intorno al precedente supporto chiave di 15.020, che potrebbe fungere da resistenza nel breve termine.
Negli ultimi due mesi si è formata una divergenza ribassista tra il prezzo e l’indice di forza relativa sul grafico giornaliero, a dimostrazione che il rally partito dal minimo di settembre 2022 sta perdendo slancio.
Date le condizioni di ipercomprato e di divergenza dell’inerzia, è molto probabile un pull back nel breve termine.