Umberto BOSSI, già segretario e fondatore della Lega è stato condannato dal Tribunale di Milano a due anni e tre mesi, per l’uso allegro e strettamente personale fatto con i fondi pubblici assegnati al Partito politico.
Sia Renzo, definito dal padre “il Trota” che l’altro figlio Riccardo, sono stati rispettivamente condannati a un anno e sei mesi ed un anno e otto mesi.
A parte la signora BOSSI, sembra che ci siano tutti, a vario titolo coinvolti nella gestione del denaro pubblico.
Anche l’ex tesoriere BELSITO – ha avuto la sua parte di due anni e sei mesi – ex buttafuori, autista tutto fare, uomo di fiducia della famiglia “Bossi” nonché consigliere di amministrazione della Fincantieri.
Ora sarebbe bello che qualcuno all’interno dello stesso Partito ormai quasi interamente rinnovato nella classe dirigente, ci spieghi il significato attribuibile allo slogan “Roma ladrona”.
Gli italiani ed io per primo, vorremmo capire meglio il significato da dare alla “politica” ed ai politici di riferimento, nessuno escluso!