A nostro avviso il 2025 presenterà un contesto interessante per i nuovi investimenti nei mercati privati in grado di offrire un potenziale sia di rendimento che di generazione di reddito. Allo stesso tempo, considerando le tensioni geopolitiche e il rischio di un’escalation dei conflitti, il ruolo dei private market nel fornire resilienza al portafoglio rimane cruciale. Nel frattempo, e nonostante i cambiamenti politici negli Stati Uniti, ci aspettiamo che la tendenza verso la decarbonizzazione persista.
Come cogliere le opportunità di rendimento
Sebbene la tempistica degli investimenti nei private market possa essere impegnativa, riteniamo che il 2025 possa distinguersi come un periodo particolarmente interessante in cui investire. Ciò è dovuto all’allineamento favorevole di tre cicli significativi: il ciclo di fundraising dei mercati privati, che dopo aver toccato punti di minimo sembra mostrare dinamiche favorevoli; il ciclo di disruption tecnologica, con l’emergere dell’IA generativa come l’inizio di una nuova onda di innovazione che durerà diversi anni; e il ciclo economico, che dovrebbe passare da una fase di contrazione a una di espansione, beneficiando tutte le asset class, compresi i mercati privati.
Nello specifico, le valutazioni dei buyout sono diminuite negli ultimi tre anni, mentre i mercati azionari hanno registrato forti rialzi, raggiungendo in alcuni casi livelli record nel 2024. Nel complesso, ciò aumenta l’attrattiva degli investimenti di private equity. Nel frattempo, la correzione nel fundraising è stata più pronunciata per il venture capital e i buyout di piccole e medie dimensioni, rendendo questi segmenti particolarmente attraenti per i nuovi investimenti. Anche i fondi di continuazione rappresentano un’interessante opportunità per l’accesso al private equity, a causa della scarsa concorrenza di altre opportunità di uscita e dell’elevata domanda di liquidità da parte degli investitori, poiché le distribuzioni rimangono al di sotto delle medie storiche.
Tra le diverse strategie nei private market, l’azionario immobiliare ha subito la correzione maggiore. A livello globale, il settore degli uffici negli Stati Uniti è stato il più colpito per motivi sia ciclici che strutturali.
Attualmente osserviamo un livello basso nelle valutazioni, e i nostri modelli suggeriscono che il 2025 potrebbe essere un anno particolarmente promettente.
A quali aree guardare per generare reddito
Con i mercati liquidi che offrono premi di rischio minimi, i private market sono pronti a offrire interessanti fonti di reddito alternative e flussi di cassa stabili nel 2025.
Il debito privato si distingue per il suo potenziale di reddito. L’ampio spettro di soluzioni nell’ambito del private debt e degli investimenti alternativi nel credito è sempre più importante, in particolare alla luce dei premi di rischio più bassi nei mercati pubblici.
Anche l’azionario infrastrutturale rappresenta un’opportunità per generare livelli di income elevato e rendimenti attraenti, sostenuto da una crescente redditività economica, flussi di cassa solidi e correlazione con l’inflazione – elementi tipici degli asset nel settore delle energie rinnovabili.
Migliorare la resilienza del portafoglio
In un panorama sempre più volatile, i private market dimostrano una resilienza unica grazie alle loro caratteristiche strutturali e strategiche, ai premi al rischio differenziati e all’orizzonte di lungo termine. Questi asset offrono un cuscinetto contro le fluttuazioni del mercato pubblico, fornendo stabilità in caso di potenziali shock.
Inoltre, grazie a investimenti focalizzati su settori sottorappresentati nei mercati pubblici, come, ad esempio, l’assistenza sanitaria, le infrastrutture rinnovabili, le tecnologie dirompenti e la microfinanza, i mercati privati offrono esposizioni differenziate che permettono una diversificazione positiva del portafoglio. Questo mix settoriale consente agli investitori di cogliere una crescita non correlata, proteggendosi ulteriormente dai rischi ciclici.
Decarbonizzazione
Nonostante la retorica dell’amministrazione entrante negli Stati Uniti, ci aspettiamo che la decarbonizzazione continui a essere un tema determinante a livello globale nel 2025, trainata da logiche economiche, geopolitiche e ambientali. I private market svolgono un ruolo cruciale nel finanziamento delle energie rinnovabili, delle infrastrutture sostenibili e delle tecnologie climatiche innovative, offrendo opportunità di investimento in linea con gli obiettivi ambientali e presentando opportunità di reddito e rendimento a lungo termine.
Oltre alle rinnovabili tradizionali, si stanno affermando nuove tecnologie di transizione energetica come l’idrogeno “verde”, le infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici e le soluzioni di teleriscaldamento. Queste innovazioni rispondono alle esigenze essenziali di decarbonizzazione in settori come i trasporti, l’industria pesante e l’immobiliare. Man mano che questi settori emergenti acquistano scala offriranno un profilo di rendimento potenzialmente migliore.
Con l’ascesa dell’intelligenza artificiale e la crescente digitalizzazione, i data center sono un motore importante per la domanda di elettricità che sta aumentando rapidamente in tutto il mondo. L’alimentazione dei centri dati guidata dal boom dell’intelligenza artificiale giustifica in modo sostenibile il valore premium degli elettroni “verdi”, creati da fonti di energia pulita. I mercati privati sono determinanti nel sostenere il passaggio alle energie rinnovabili per questi impianti, fornendo sia un ritorno sull’investimento che l’allineamento con i mandati di sostenibilità.
I private market sostengono inoltre la transizione verso un’economia circolare attraverso investimenti nel riciclaggio, nella riduzione dei rifiuti e nell’efficienza delle risorse. Inoltre, gli investimenti nelle assicurazioni climatiche sono fondamentali per migliorare l’adattamento e la resilienza ai cambiamenti del clima, mitigandone i rischi. Inoltre, la microfinanza promuove l’inclusione finanziaria e punta a offrire rendimenti stabili e non correlati, beneficiando della robusta domanda di finanziamenti da parte del settore delle micro, piccole e medie imprese nei mercati emergenti, trainata da dati demografici favorevoli e da tendenze trasformative come la digitalizzazione.