Esaminando le valutazioni complessive del mercato azionario attuale e, in particolare, se si utilizza il rapporto prezzo/utili, non c’è dubbio che rispetto alla loro media storica le large cap risultino sopravvalutate. Dall’altra parte, però, rispetto al picco registrato alla fine del 2021, le valutazioni sono ad oggi scese.
Valutazioni giustificate dai fondamentali
La performance dell’azionario è stata quindi sostenuta soprattutto dalla crescita degli utili, il che indica un buono stato di salute del mercato. La permanenza di tassi più alti più a lungo determinerà indubbiamente un forte aumento del costo del capitale ma, dall’altra parte, la maggior parte delle società ad alta capitalizzazione ha beneficiato di tassi estremamente bassi nel 2020.
Pertanto, il debito nel segmento delle large cap presenta scadenze piuttosto lunghe e tassi bassi; ne consegue che tali aziende non siano poi così sensibili all’andamento dei tassi come generalmente si possa credere.
La situazione cambia se si guarda alle small cap o a quelle società con un debito a più breve termine: qui bisogna prestare maggiore attenzione e assicurarsi che i tassi persistentemente alti non compromettano la capacità di queste aziende di prendere decisioni corrette in materia di spesa per investimenti. Un’eventuale riduzione dei tassi sarebbe un’ottima notizia per queste società in quanto ne alleggerirebbe gli oneri debitori.
E’ il momento di guardare ai mercati emergenti?
Gli Stati Uniti stanno sovraperformando il resto dei mercati sviluppati ed emergenti da un po’ di tempo ormai ma, sebbene gli operatori stiano iniziando a preoccuparsi per il livello delle relative valutazioni, anche se giustificate, ravvisiamo molte opportunità in tutto il mondo la cui appetibilità è supportata proprio dalle valutazioni.
In generale, la convenienza economica non costituisce mai una valida tesi d’investimento, ma quando le valutazioni scendono a livelli così bassi è bene esaminare le relative opportunità; è quello che stiamo facendo in Europa e nei mercati emergenti, analizzando i titoli uno per uno. Non si tratta di investire solo nel mercato complessivo, quanto di esaminare i singoli mercati e individuare i migliori titoli che presentano valutazioni decisamente convenienti.
Riteniamo che l’economia statunitense e, più in generale, le economie di tutto il mondo appaiano decisamente promettenti sia in termini di innovazione che di scelte e programmi di lungo periodo. Cosa che ci rende decisamente ottimisti. Ciò detto, sussistono alcuni timori a breve termine legati al rischio geopolitico nonché, naturalmente, apprensioni legate ai tassi d’interesse più alti. Tuttavia, in qualità di gestori attivi ravvisiamo a livello aziendale temi e società molto interessanti, che crediamo possano essere i vincitori di domani e, in quest’ottica, è sempre entusiasmante poter investire in questi titoli.