Opinioni pagina 136
Le persone sono piĂą intelligenti delle banche centrali. La produttivitĂ si ottiene grazie a incentivi ed educazione non con manovre di espansione monetaria.
La politica monetaria è già tirata, quindi sarà difficile articolare una risposta adeguata a un ulteriore rallentamento della crescita. In questo contesto,
Lo stesso fatto che i default siano in aumento nel mercato obbligazionario onshore suggerisce che le banche principali stiano accumulando crediti non performanti.
Attenti agli effetti collaterali dell’euforia legata all’annuncio della Banca centrale europea.
In area euro l’attivitĂ economica riuscirĂ a tenere, ma solo se si confermeranno fattori positivi come bassi prezzi dell’energia, tassi bassi e debolezza dell’euro.
“Studiando le valorizzazioni delle societĂ americane, appare che il Dow Jones e lo Standard & Poor’s hanno tratto decisamente vantaggio dall’abbondante liquiditĂ . In che misura?”
“Abbiamo scelto la strada dell’analisi storica della media delle variazioni di prezzo dell’S&P 500 durante i mandati presidenziali tra il 1930 e il 2015”.
In Germania pochi hanno riconosciuto la necessitĂ di attuare cambiamenti. Tuttavia, quasi certamente serviranno riforme nel settore bancario.
Mario Draghi inasprisce la lotta ai contanti con l’eliminazione della banconota di grosso taglio e apre la strada a tassi di interesse sempre più negativi.
Per l’ingegnere ed ex consigliere del ministero dello Sviluppo Economico, prezzi potranno risalire ma dinamiche saranno fortemente condizionate da impegni sul clima.