Opinioni pagina 141
“Ritorno di fiducia sul comparto bancario che, seppur di fronte alla problematica delle sofferenze, presenta in generale dei livelli di patrimonializzazione decisamente superiori rispetto a quelli pre-crisi”.
“La svalutazione valutaria ha scosso i mercati e il paese è accusato di voler rischiare una guerra valutaria pur di aumentare la competitivitĂ delle sue esportazioni”. I rischi.
“Tuttora le regole non permettono ai paesi africani di avere qualsiasi sovranitĂ sulla moneta. La Francia ha anche il potere di determinare quanti CFA si stampano”.
“Quando c’è nervosismo nei mercati, gli investitori tendono a concentrarsi solo su alcuni titoli per settore. Inoltre, il gap di valutazione tra i settori su base price-to-book è anch’esso alto”.
Emergono differenze sostanziali nei documenti di Audizione pubblicati dai due principali soggetti interessati alla riforma: Federcasse e Banca d’Italia.
“Le obbligazioni dei governi Europei rendono generalmente meno dell’1%. A fronte di queste cifre, molti risparmiatori sono alla ricerca di investimenti che possano garantire cifre piĂą consistenti.
Azioni privilegiate nei paesi anglosassoni, obbligazioni centrali nei portafogli italiani. “L’importanza da attribuire al rischio, prima ancora che al rendimento”,
Da societĂ di persone a aziende di pseudo-capitali. Uscita dal gruppo concessa a chi ha un patrimonio sopra 200 milioni e versa una tassa del 20% su riserve indivisibili.
Mentre i rappresentanti di Federcasse erano in audizione alla Camera per ribadire la loro ostinata volontà di costituire una holding unica obbligatoria per tutti, nove direttori di BCC inviavano a tutte le altre consorelle italiane e al presidente della VI Commissione Finanze che si sta occupando del DL di riforma delle banche di Credito Cooperativo, una lettera aperta con
“Secondo i dati dell’indice S&P 500, tra il 1928 e oggi i periodi storici che hanno visto un Presidente repubblicano alla Casa Bianca hanno registrato una performance peggiore in termini di prezzi”.