Assistiamo, come sempre accade in vista dello scioglimento di una legislatura, ad una “ricollocazione” dei Parlamentari in carica, soprattutto quelli alla prima legislatura o, in qualche caso, anche quelli che hanno maturato una certa anzianità – servizio permanente effettivo avremmo detto in un ambiente militare.
Se per i primi, il tentativo è giustificato dalla esigenza di una “ricandidatura” – tutti tengono famiglia – per i secondi invece, quelli anziani, i cc.dd. esperti della politica, quelli che alla poltrona sono attaccati come l’edera da diverse legislature, ampiamente consapevoli di non sapere fare altro, questi dicevo, mirano ad incarichi più lusinghieri, pensando che il trattamento ricevuto non sia adeguato.
Sono comportamenti questi, deplorevoli in ambo i casi e che sovente interessa gente che non si è mai sentita per una iniziativa legislativa di rilievo, una posizione pubblicamente assunta in Parlamento o un intervento forte su problemi contingenti come l’economia, l’immigrazione, l’evasione fiscale, trattati internazionali, welfare etc.
Nulla di nulla: parlamentari anonimi, la cui esistenza è nota al ristretto nucleo familiare – coniuge, figli e qualche nipote – e al Gruppo politico di riferimento – sterpaglia o cespuglio che sia conta poco – laddove invece, conta nel numero complessivo idoneo a determinare la forza o la debolezza di una maggioranza o presunta tale.
Una Deputata del Partito democratico, conscia della totale incertezza di una propria ricandidatura ed in cerca di altri lidi freschi ed ospitali ha tuonato:” Il PD è ora più simile a Forza Italia del ’94 che al PD del Lingotto”.
Un altro Ministro in carica, appena dimissionario, quello agli Affari regionali tale Enrico COSTA, ha dichiarato: “Ho manifestato nei giorni scorsi la convinzione che sia il momento di lavorare ad un programma politico di ampio respiro che riunisca quelle forze liberali che per decenni hanno incarnato aspirazioni, ideali, valori, interessi di milioni di italiani che hanno sempre respinto soluzioni estremistiche e demagogiche”.
Pensieri profondi e pieni di entusiasmo, progetti e linee guida per il Sistema Paese!
“… riunisca quelle forze liberali …”, mi sembra di sentire l’ex Cavaliere, quello che pur avendo pubblicamente ammesso di non aver mantenuto le promesse, naturalmente per colpa degli altri, ripete lo stesso “disco” da trent’anni e oggi vuole recuperare.
Non ha concluso niente nei trent’anni passati?
Dettaglio, promette di nuovo, anche a oltre ottant’anni suonati: ha funzionato prima e funzionerà anche adesso!
Insomma il pellegrinaggio sembra ormai partito e siamo tutti pronti ad assistere ad ulteriori cambi di casacca pur di mantenere la poltrona, anche con qualche incarico di prestigio che certamente non guasta.
Ovviamente quello di lanciare una proposta per la soluzione di un qualche problema, una discussione approfondita su uno dei temi del momento, suggerire una soluzione, niente.
E’ tempo di pensare alla poltrona, ognuno tiene famiglia e tanto basta!
Amen!