Politica nazionale: “ghe pensi mi”
La gravità e l’ampiezza del problema “immigrazione”, accompagnata dall’assenza di strategia dell’intera Europa chiamata a fronteggiare una emergenza epocale, sta facendo il resto.
Hanno certamente ragione gli italiani, le tante comunità che spesso in modo isolato, devono affrontare problemi immani, per tentare di accogliere in condizioni dignitose migliaia di persone che fuggono dalla miseria e/o, ancora peggio, da teatri di guerra iniziata con la c.d. primavera araba che il mondo intero, senza calcolare le conseguenze, ha incoraggiato.
L’ex Presidente degli Stati Uniti d’America Barack OBAMA lo ha ammesso pubblicamente: “LIBIA – Un errore sostenere intervento Nato nel 2011″.
Non ho sentito o letto analoga dichiarazione per la infelice iniziativa bellica da parte di “condottieri nostrani”, a cominciare dal nostro ex Capo delle Forze Armate Re Giorgio o da qualche altro ex Capo di Stato europeo.
Ma tant’è!
Notoriamente, come sempre, da noi le sconfitte sono sempre orfane, non hanno padri.
Una prima cosa che mi sentirei tuttavia di dire ai tanti ex Cavalieri o Salvini e meloncini in circolazione, al Governo del nostro Paese all’inizio della guerra in Nord Africa (Tunisia, Libia, Egitto e soprattutto Siria), è che l’Accordo di Dublino lo hanno firmato proprio loro quando erano al Governo. Gli stessi soloni, che oggi minacciano fuoco e fiamme contro questo significativo aumento della “immigrazione clandestina”, in massima parte provocato dalle loro politiche “guerrafondaie” e senza alcuna strategia per il dopo, non hanno memoria anzi no, come disse qualcuno recentemente hanno la faccia come il c…. .
Cosa dice l’Accordo di Dublino? Dice che la identificazione dell’immigrato deve essere compiutamente eseguita da 1° Paese che riceve l’immigrato al quale è inibito il raggiungimento di qualunque altra località nel pianeta Europa.
Data l’allocazione geografica del nostro Paese, indovinate qual è il territorio in cui si registra oltre l’80% degli sbarchi? L’Italia naturalmente.
In pratica, i nostri soloni si sono “auto castrati da soli”.
Avete visto come sono ridotte le città siriane dopo oltre cinque anni di guerra civile?
Sfido chiunque a trovare una casa, un palazzo, un grattacielo ancora in piedi.
In queste condizioni, gli stessi soloni che citavo prima, cavaliere senza cavallo in testa – responsabili principali dell’attuale situazione che ha determinato un esodo biblico senza precedenti di milioni di esseri umani – cosa dicono?
Votateci e mandateci al Governo delle Vostre città e, a breve anche del Paese, che risolveremo tutto noi.
Accordo di Parigi
Grazie al diverso approccio con le ONG che”salvavano” gli immigrati sulle coste libiche, in pratica alla partenza, oggi il problema sembra essersi ridimensionato dell’80%, a dimostrazione del fatto che anche i problemi complessi, possono essere governati.
L’accordo di Parigi, ha codificato la necessità di una modifica dell’Accordo di Dublino, spostando il baricentro del problema in Europa, a cominciare dal riconoscimento dello Status di rifugiato politico.
Sembra essere sulla buona strada e qualcosa si muove.
Ghe pensi mi
“Ghe pensi mi“, diceva l’ex cavaliere oltre venti anni addietro quando sottoscrisse il “contratto con gli italiani” facendo una miriade di promesse dal milione di posti di lavoro, alla riforma della pubblica amministrazione o l’abbattimento delle tasse.
Sappiamo tutti ed io per primo che pure l’ho votato, come è andata a finire!
E’ recente, quando pubblicamente lo stesso “pensi mi”, nell’ammettere il proprio fallimento politico – naturalmente per colpa degli altri – a ottant’anni suonati, si ripropone con lo stesso disco, le stesse promesse: patetico.
Nel frattempo, per restituirci un assaggio della sua vera inclinazione, quando un giornalista gli ha chiesto cosa pensasse dell’attuale Presidente degli USA Donald TRUMP, dimenticando per un attimo l’aspetto anagrafico, ha risposto: “Mi piace molto sua moglie Melania”.
Ecco, per sommi capi e per difetto ho voluto fare un revival del mio ex amore, allocato al centro destra.
Si salvi chi può, ma soprattutto chi già li conosce!