Il mercato ha accolto positivamente, con un rialzo in Borsa dei titoli bancari, la notizia dello stanziamento di 20 miliardi di euro a soccorso delle banche.
Tra le bnache il primo e principale beneficiario di questo stanziamento sarà molto verosimilmente Mps: fino a domani il gruppo è impegnato in un estremo tentativo di salvataggio “privato”, ma per Altroconsumo sono fortissimi i dubbi che ci riesca. È quindi sempre più probabile che, a fine settimana, si renda necessario utilizzare una fetta consistente di questo importo.
Altroconsumo ha scritto a Giuseppe Vegas, Presidente Consob e a Mario Draghi, Presidente della Banca Centrale Europea chiedendo se sia giusto che sia il contribuente italiano ad assumersi, con l’aggravarsi del debito pubblico, l’onere di questo salvataggio e di quello di altre banche pericolanti.
Secondo la principale organizzazione italiana di consumatori sarebbe invece più corretto che fossero i vertici delle società coinvolte e le autorità di controllo, che hanno portato a questa situazione così grave, ad assumersene le responsabilità.
Nel frattempo, azionisti e obbligazionisti subordinati di Mps non si facciano illusioni: l’eventuale, anzi quasi certo intervento pubblico non significa scampare alle perdite. Le regole europee, infatti, permettono sì un intervento statale in soccorso delle banche, ma solo se a condividere il sacrificio saranno anche queste categorie di investitori. E per il momento, nulla è ancora definito su quanto sarà pesante questo sacrificio.
Se ancora, nonostante il consiglio di Altroconsumo di vendere, i risparmiatori avessero in portafoglio azioni o obbligazioni Mps, si può scrivere qui. Uno degli avvocati di Altroconsumo è disponibile per consigliare sul come tutelare al meglio i propri diritti.