Mi sono preso un periodo di riflessione per valutare i fatti delle ultime due settimane dalla deriva terroristica allo stato di emergenza costante in cui sembra vogliano farci vivere e la conclusione a cui sono giunto è che non ci credo al fatto che tutto questo sia un’evoluzione casuale della situazione. Personalmente ho sempre cercato, nel limite del possibile, di scrivere articoli con analisi neutrali senza schierarmi per nessuno dei soggetti valutati, alcuni mi hanno definito complottista altri hanno condiviso le mie analisi. Prima di parlare della situazione attuale in cui “incredibilmente” ci troviamo, volevo premettere che vorrei andare oltre l’assurda divisione tra chi vede la realtà in maniera complottista e chi la vede sempre dal punto di vista ufficiale.
L’atteggiamento complottista è quello di chi ha letto alcuni articoli sul web o sui libri dove sono ipotizzati alcuni tipi di complotti e quindi vede tutti gli avvenimenti come inesorabilmente collegati tra loro e parti dello stesso piano, senza alcun minimo dubbio; l’atteggiamento ufficiale o anti-complottista è quello di chi invece scredita senza alcuna esitazione tutte le analisi che divergono o mettono in dubbio appunto la versione ufficiale senza valutare neanche per un secondo la plausibilità delle stesse. Ecco io invece voglio proporre un atteggiamento diverso, agnostico, nelle analisi degli eventi e delle situazioni politiche e geopolitiche, dove ognuno di noi possa essere il più possibile aperto a tutte le opinioni anche alle più assurde o anche a quelle rigorosamente uguali alla versione ufficiale valutando con la propria testa quale possa essere la verità, sempre se ne esiste una oggettiva.
Detto questo ho sempre cercato di analizzare a 360° le situazione geopolitiche e politiche evitando di cadere in un complottismo estremo perché del resto non ho delle informazioni riservate a portata di mano con cui veramente screditare le versioni ufficiali e quindi tutte le analisi si basano inevitabilmente su queste versioni. Però, nonostante non possegga nessuna informazione riservata, riflettendo con la mia testa sono arrivato ad alcuni io non ci credo e vorrei poterveli elencare:
1) Io non ci credo alla creazione naturale del Califfato Islamico, io credo che dietro ci siano Qatar, Turchia, Arabia Saudita, USA e forse anche Israele.
2) Io non ci credo che 20.000-30.000 jihadisti dell’ISIS possano resistere ad una coalizione che va dalla Russia alla Francia, e quindi dubito anche di questi ultimi due paesi.
3) Io non ci credo alla casualità di attentati ed eventi tragici e/o importanti spesso in precise date simboliche.
4) Io non ci credo alla casualità di una deriva violenta in Europa che possa, con la scusa degli attentati e degli stati di emergenza continui, privarci di fette sempre maggiore di libertà, bloccare ogni forma di manifestazione di opposizione e sopratutto unire gli Europei contro un nemico comune proprio quando l’Europa rischiava di sfasciarsi a causa dei problemi economici e politici interni.
5) Io non ci credo che Putin sia ancora vivo dopo aver umiliato così l’America e quindi dubito fortemente anche di lui.
6) Io non ci credo alla casualità di un Giubileo anticipato proprio in un periodo di alta tensione del genere e Io non ci credo alla casualità di un Papa che dichiara l’esistenza della Terza Guerra Mondiale.
7) Io non ci credo alla casualità del collasso economico del 2008 e soprattutto di quello che deve ancora venire. Credo che siano organizzati e pensati.
8) Io non ci credo alla crisi dei debiti sovrani. Io credo che serva per togliere sovranità e creare un Superstato Europeo.
9) Io non ci credo al naturale di boom di secessionismi e al fatto che il presidente catalano possa da solo staccarsi da Madrid. Io credo che dietro ci sia Bruxelles sempre per distruggere gli stati nazionali e creare il Superstato Europeo.
10) Io non ci credo che “siamo in guerra” come detto da Hollande, ma a loro serve la guerra per manipolare e spaventare le masse europee e la militarizzazione delle città serve a questo (come in 1984 di Orwell). Ricordiamoci che prolungare lo Stato di Emergenza, come fatto da Hollande, è spesso l’inizio della dittatura.
11) Io non ci credo al collasso naturale degli USA, sia economico che geopolitico che interno, io credo che sia una demolizione controllata da qualcuno.
Ecco ho scritto alcune cose in cui non credo in questo particolare momento storico. Datemi pure del complottista, non me ne frega nulla perché a queste conclusioni ci sono arrivato da solo, ragionando con la mia testa. Vorrei concludere con un invito a tutti i miei lettori: io ho scritto un saggio politico in cui auspico la creazione della Democrazia Integrata dove non conta solo il volere della maggioranza ma anche l’individuo, una Democrazia di donne e uomini liberi e non una democrazia delle pecore.
Quindi il mio invito è quello di non essere come un gregge di pecore che viene diviso e guidato da pastori e cani, quindi non vi dividete tra complottisti e anticomplottisti, tra filorussi e filoamericani,tra islamici e cristiani, tra fascisti e comunisti, tra grillini, renziani o salviniani, tra destra e sinistra, tra quello e quell’altra. Il potere concentrato ci sta portando al disastro mondiale è ora di sfiduciarlo completamente ma se continuerete a schierarvi come tifosi, come pecore, continuerete a fare il gioco del potere,divide et impera, il sistema continuerà ad esistere così come è o anche peggio, ad un dittatore o pseudo-presidente se ne sostituirà uno uguale o peggio e noi continueremo ad essere delle pecore da tosa o da macello.
Un uomo o donna libero/a penserà con il proprio cervello senza farsi influenzare troppo da tg o siti internet e senza valutare ogni cosa partendo dai propri pregiudizi. Un uomo o donna libero/a combatterà solo per la propria libertà e per quella degli altri e non per qualcuno o per assurde ideologie. Una pecora continuerà a fare il tifoso, a fare il gioco dei potenti, a farsi manipolare come un deficiente dai mass media con il gioco problema/soluzione. Quindi scegliete: uomo/donna o pecora?
Qualcuno di voi, giustamente dirà: non sei una pecora anche tu? Sì è vero, sono una pecora, però interiormente sono riuscito ad uscire dal gregge anche se purtroppo continuo ad essere ancora una pecora dato che faccio lo schiavo per regalare più della metà del mio lavoro alla corruzione, alla politica, alle banche e al grande capitale, senza ribellarmi. Spero però quando sarà il momento e quando sarò pronto per poter agire, di potermi ribellare.
Però è essenziale che prima di tutto mi sia ribellato interiormente e che abbia sfiduciato totalmente il sistema, l’azione viene di conseguenza, è inevitabile. Ma se partite dall’azione, però ancora dentro siete una pecora, l’azione non serve a niente, anzi. Uomini o pecore, liberi individui od oppressi e manipolati. È ora di scegliere. O sceglieranno altri per noi.
Fonte: Hescaton