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Opportunità di rendimento in condizioni incerte con i certificati Twin Win

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a cura del Team Leonteq Italia e di Giovanna Zanotti, direttore scientifico di Acepi e professore dell’università di Bergamo
Nonostante i principali listini siano in rialzo nelle prime settimane dell’anno, rimane alto il grado di incertezza sulle prospettive dei mercati azionari. In questo scenario possono risultare interessanti alcune tipologie di certificati, strumenti finanziari che si caratterizzano per un’ampia varietà di profili di rischio/rendimento e consentono pertanto di realizzare soluzioni finanziarie in linea con esigenze d’investimento diverse. Questi strumenti sono emessi da una controparte finanziaria e, se previsto, sono scambiati sul mercato secondario (EuroTLX, SeDeX, Hi-Cert). Tra le varie tipologie di certificati, l’incertezza del 2022 ha portato gli investitori a prediligere quella del capitale protetto.

I certificati Twin Win

Esiste una categoria di strumenti di investimento a capitale condizionatamente protetto che, permettendo di trarre vantaggio sia dai rialzi che dai ribassi dei titoli azionari sottostanti, potrebbe semplificare le scelte di allocazione di portafoglio degli investitori anche in un contesto di incertezza: i certificati di investimento Twin Win. I Twin Win sono prodotti che, alla scadenza, corrispondono all’investitore la stessa performance del sottostante quando quest’ultima è positiva, oppure un rendimento uguale al valore assoluto della prestazione negativa, a meno che il sottostante non chiuda la seduta ad un livello uguale o inferiore alla rispettiva barriera.

La struttura di un Twin Win con barriera europea ben si presta ad un contesto di incertezza sulla direzione del mercato azionario. A scadenza si possono delineare tre diversi scenari, a seconda della performance del sottostante. Nel primo, la prestazione è positiva ed il certificato replica perfettamente il sottostante (ipotizzando una partecipazione al rialzo del 100%). Nel secondo, il rendimento è negativo ma il prezzo del sottostante è comunque sopra il livello della barriera. In tal caso, il Twin Win paga il valore assoluto della performance del sottostante. Ad esempio, se il sottostante ha un rendimento del -15% rispetto all’osservazione iniziale, e la barriera è posizionata ad un livello inferiore, il certificato offrirà un rendimento di +15%.

Il terzo scenario si manifesta quando il prezzo del sottostante si trova al di sotto del livello barriera. In questo caso il rendimento del certificato equivale a quello negativo del sottostante e l’investitore incorre in una perdita.

I Twin Win possono essere strutturati su diverse asset class come azioni, indici, materie prime ed ETF e con diverse variazioni (partecipazione a leva, tipologia di barriera, presenza di un Cap, etc.).

Una diffusa variante dei Twin Win è quella dei Twin Win Autocallable. Questi ultimi, con payoff a scadenza simile ai Twin Win classici, prevedono cedole periodiche e dispongono di un meccanismo di rimborso anticipato al valore nominale qualora il prezzo del sottostante worst-of dovesse oltrepassare una soglia prestabilita, detta autocall trigger. Tale aspetto può ridurre la durata del certificato, offrendo la possibilità di incassare una performance positiva, derivante dal flusso cedolare, in un arco di tempo più breve.

 

L’articolo integrale è stato pubblicato sul numero di febbraio 2023 del magazine di Wall Street Italia