ROMA (WSI) – Oggi è un giorno decisivo per il governo e per ricucire gli strappi con la magistratura. Sarà infatti votato dalla Commissione Giustizia del Senato, su proposta dei relatori Felice Casson e Giuseppe Cucca, l’inserimento nel disegno di legge sul processo penale dei provvedimenti sulla prescrizione per i reati contro la Pubblica Amministrazione.
Il testo, che contiene l’idea di raddoppiare i tempi necessari per annullare i processi (portando quelli per corruzione addirittura a 21 anni) e una norma volta a limitare la pubblicazione delle intercettazioni, deve però superare l’opposizione delle correnti garantiste che fanno capo agli ex Forza Italia Verdini e Alfano.
Un tema, quello della riforma della prescrizione, tornato alla ribalta negli ultimi giorni dopo le polemiche scatenate dalle dichiarazioni del neo presidente dell’associazione dei magistrati (Anm) Piercamillo Davigo – “I politici non hanno smesso di rubare, ma di vergognarsi”. A dare man forte alle parole di Davigo, il presidente dell’Anticorruzione, Raffaele Cantone, secondo cui “la lotta al fenomeno della corruzione richiede interventi ad ampio raggio, non solo legislativi”.
“Ad esempio, occorrono regole chiare sul finanziamento ai politici e alle loro Fondazioni. E’ grave se non sappiamo chi finanzia la politica. Le attività della politica o connesse alla politica devono essere trasparenti. Questo è un primo passo fondamentale (…) Non credo che i magistrati debbano parlare solo con le sentenze, a volte persino noi facciamo fatica a capirle. Ritengo che in una dialettica democratica è giusto che i magistrati facciano sentire la propria opinione su una legge che sta per essere varata e quindi prima della sua applicazione”.
Da qui l’imperativo del Guardasigilli Orlando che ai più è parso un modo per rispondere proprio alle rimostranze di Piercamillo Davigo. Il ministro assicura per i reati contro la Pa una possibilità solo teorica che intervenga la prescrizione.
“Per i reati contro la pubblica amministrazione con le modifiche che faremo i tempi saranno così lunghi che l’ipotesi di prescrizione diventerà teorica. A normative vigenti, con risorse uguali, vediamo che vi sono distretti con un numero significativo di prescrizioni e altri con dati più contenuti”.
In merito allo scontro provocato dalle parole di Davigo, lo stesso Orlando tenta di smorzare i toni.
“Mi auguro che ci sia la capacità di proseguire l’interlocuzione che in questi anni ha portato a risultati positivi”.
Risponde lo stesso Davigo dopo che la giunta Anm ha definito “incoraggianti” le parole del ministro.
“Siamo da sempre disponibili al dialogo, che è cosa diversa da quando veniamo insultati (…) Si tratta di trovare le strade idonee per dare efficienza al sistema giudiziario. Sotto questo profilo mi sembra che il ministro Orlando abbia fatto dichiarazioni incoraggianti”.
Per combattere il fenomeno della corruzione, serve proprio “una riforma organica della prescrizione”, così ha commentato il segretario generale Francesco Minisci. In parlamento a dimostrarsi favorevole all’inserimento delle norme sulla prescrizione nella riforma del processo penale è il Movimento 5 stelle che tramite il senatore Buccarella afferma:
“I nostri voti possono essere determinanti, ma vogliamo termini più lunghi per i processi contro la corruzione dei colletti bianchi”.
Mostrano ancora qualche riserva invece le formazioni più centriste della coalizione di maggioranza Ncd e Area Popolare.