ROMA (WSI) –  Obiettivo: trasferire quasi 200 tonnellate di oro in nuovi caveau dalla propria sede ufficiale. E’ quanto ha reso noto la stessa Dutch Central Bank, la banca centrale dell’Olanda.
Secondo la versione ufficiale, l’istituto deve rinnovare i propri caveu, in base a un piano concepito da diverso tempo. Tuttavia, sorprende il fatto che la decisione del trasferimento sia avvenuta dopo che una gran parte di riserve d’oro è stata rimpatriata dalla banca centrale meno di 18 mesi fa. Visto che non c’era spazio nella sede della banca, causa l’imminente ristrutturazione dell’edificio, perchè tutta questa fretta di rimpatriare l’oro ?
Lo stesso Vossen.info scrive:
“La domanda di oro fisico sta registrando un vero boom, ed è una coincidenza davvero grande che la banca centrale stia considerando di trasferire di nuovo il proprio oro, in questi tempi così volatili. Dopo tutto, non possiamo credere che la banca riuscirà a trovare un sito adatto dove immagazzinare quasi 200 tonnellate di oro entro i prossimi trimestri o anni; di conseguenza, se il rinnovamento della banca è così necessario, dove pensate che la DNB dovrà nuovamente trasferire il proprio oro? Di fatto, nei caveau di un’altra banca centrale straniera“.
E’ anche possibile tra  l’istituto stia agendo, secondo Vossen.info, per conto di altri operatori di mercato, permettendo che grandi quantità di oro fisico vengano rese disponibili a fronte di transazioni che avvengono sul mercato dei futures: il boom di domanda di oro, d’altronde, è tale che è possibile che l’oro rappresentato da determinati contratti futures non sia fisicamente disponibile.
“Basta guardare ai dati della Zecca Usa, da cui emerge che le vendite di oro sono più che raddoppiate su base annua. Nelle prime sette settimane di quest’anno, l’ammontare totale di American Eagles coniate e vendute è stato di quasi 200.000 once. La Cina rimane il princile acquirente di oro, se si considera  che a dicembre ha acquistato 128 tonnellate del metallo (per un equivalente di 4,1 milioni di once) soltanto a dicembre e gennaio. Ciò significa che l’ammontare totale di oro fisico, disponibile per le altre controparti del mercato, è molto basso. Noi crediamo a tal proposito che, nel 2015, la Cina abbia ricevuto oro per un valore equivalente al 40% della produzione mondiale, su base annua. L’India ha poi importato 1.000 tonnellate di oro.
Di conseguenza, la domanda complessiva di oro fisico da parte di India e Cina è superiore al 70% della produzione mondiale di oro: e tutto ciò sta avvenendo mentre ABN Amro, che è stata sempre estremamente ribassista sui prezzi dell’oro, prevede che entro la fine del 2016 le quotazioni balzeranno a $1.300.
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