Società

Oro sempre piu’ status symbol: l’interpretazione contrarian

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I ritracciamenti accusati fino alla scorsa settimana sono innegabili, ma sotto l’apparenza il mercato dell’oro si sta in realta’ rafforzando. Uno dei piu’ importanti miglioramenti osservati interessa il fronte della fiducia: sebbene il metallo giallo venga scambiato sui livelli di novembre, i trader sembrano avere aumentato la loro preferenza per l’oro. Volendo adottare una strategia contrarian, ecco perche’ tutto cio’ puo’ avere risvolti bullish, ovvero al rialzo.

Basta prendere come metro di giudizio l’Hulbert Gold Newsletter Sentiment Index e la media delle esposizioni al metallo giallo. Attualmente tale media si attesta al 33,6%, il che significa che due terzi del portafoglio improntato o dedicato all’oro punta sulla liquidita’. Sei settimane fa, al contrario, l’HGNSI era al 40,3%.

In altre parole al rally di fine 2010 dell’oro oltre quota $1.400 e il successivo ritracciamento intorno ai prezzi che si erano visti a fine novembre, ha fatto seguito un umore ancora piu’ positivo tra gli operatori al di fuori del mercato dell’oro.

Se si guarda a cosa successe a settembre dell’anno scorso, quando l’oro viaggiava intorno a quota $1.300 (quasi $100 in meno del livello attuale), l’HGNSI si trovava al 59,2%, quindi c’era una esposizione all’oro ancora maggiore, per la precisione quasi doppia rispetto all’attuale. E questo nonostante i prezzi oggi siano piu’ alti di allora. C’e’ rimasto ancora qualcuno che ha il coraggio di scommettere contro le quotazioni dell’oro?