Siena – Tassi di interesse: in area Euro ieri si è assistito ad un marcato rialzo dei tassi di mercato tedeschi e swap complice la rinnovata fiducia degli operatori dopo l’accordo sul nuovo piano euro. Forti rialzi delle borse europee guidate dal comparto finanziario e delle materie prime. In calo gli spread dei titoli dei paesi periferici vs Germania. Sul tratto decennale questa mattina l’Italia si colloca in prossimità di 370pb. La Francia è tornata ieri sotto soglia 100pb.
Secondo un articolo di Ft, che cita 2 consiglieri del governo cinese, la Cina probabilmente contribuirà al finanziamento del fondo salva stati, ma ogni contributo dipenderà da alcune condizioni chiave che i governi europei dovranno soddisfare. Il governo cinese vuole accertarsi di avere delle forti garanzie sulla sicurezza dei propri investimenti. Uno di loro ha aggiunto che la Cina potrebbe chiedere all’Europa di astenersi dal criticare la politica valutaria cinese sullo yuan, tema che è fonte di tensioni tra Cina e Usa. Il contributo cinese potrebbe aggirarsi tra i 50 ed i 100Mld$ secondo l’articolo, con la possibilità di una quota leggermente superiore in caso di condizioni particolarmente vantaggiose. Inoltre la quota di rimborso potrebbe essere stabilita inizialmente in yuan per evitare rischi di cambio per gli investimenti del colosso asiatico.
Secondo quanto dichiarato dall’ISDA l’accordo volontario per una svalutazione del 50% del valore nominale sui bond greci non configurerà credit event, ossia un evento che consentirà a chi ha acquistato assicurazione contro il default (cds) di ricevere il rimborso sulle perdite. Tale scenario è condizionato al fatto che l’accordo tra gli investitori privati sia volontario.
Secondo Wsj, esponenti della Bce hanno espresso dubbi sull’efficacia del piano per risolvere la crisi dell’area.
Il presidente francese Sarkozy ha dichiarato che la crescita il prossimo anno rallenterà all’1% circa, pertanto occorrono ulteriori tagli di bilancio per proteggere il rating AAA. Secondo quanto riportato da Wsj, è possibile che agli inizi della prossima settimana la Francia annunci un nuovo piano di austerity.
Negli Usa tassi di mercato in marcato rialzo soprattutto sulla parte a lungo termine a fronte di un forte rally dei listini azionari accompagnati da elevati volumi.
L’indice S&P500 ha così portato a +14% il rialzo da inizio ottobre, una variazione che, se mantenuta fino a fine mese, corrisponderebbe al maggior incremento mensile dal 1974. I comparti che hanno maggiormente contribuito sono stati soprattutto quello finanziario e quello delle materie prime.
Sul fronte macro, il dato preliminare del Pil del terzo trimestre, è risultato in linea in termini di variazione annualizzata (+2,5%) ma con un incremento della spesa delle famiglie superiore alle attese. Positiva inoltre è stata la composizione del Pil che ha registrato la più elevata contribuzione degli investimenti fissi dal secondo trimestre del 2010. Inoltre è stata piuttosto marcata la contribuzione negativa della componente scorte (-1,01%).
I fattori citati segnalano un recupero della domanda che potrebbe aver comportato un decumulo di scorte in un contesto di recupero della spesa per investimenti da parte delle aziendale.
Il principale fattore di debolezza rimane però sempre il comparto immobiliare, come ha nuovamente segnalato l’andamento dei contratti preliminari di acquisto case, in calo a settembre di oltre il 4%.
Nel frattempo l’attenzione comincia a spostarsi anche sull’andamento dei negoziati all’interno del cosiddetto super comitato formato da 12 esponenti bipartisan e creato a margine dell’accordo sull’innalzamento del tetto del debito con il compito di arrivare ad un accordo entro il prossimo 23 novembre per ridurre il deficit di 1,2 Mld$. In caso di mancato accordo si procederà ad un taglio automatico della spesa di 1,2Mld$ a partire dal 2013.
Valute: euro in marcato apprezzamento nella giornata di ieri con il cross che ha superato la resistenza in area 1,41 e si è spinto fino a 1,4250. L’effetto di ricoperture di posizione corte potrebbe aver amplificato il movimento di ieri. Primo supporto in area 1,41.
Euro in apprezzamento anche verso yen con il cross giunto in prossimità della resistenza 108. Supporti odierni a 107 e 106. Dollaro/yen ancora sotto soglia 76 nonostante le autorità nipponiche continuino a minacciare l’eventualità di un intervento sul mercato. Temporaneo nuovo record da 17 anni per lo yuan cinese vs dollaro.
Materie Prime: giornata di forti rialzo per l’intero comparto delle materie favorite dal clima di maggior ottimismo sui mercati alla luce del piano lanciato dai paesi dell’Area euro. All’interno dell’indice GSCI tutte le componenti sono risultate in rialzo tranne alcune eccezioni quali il gas naturale (-1,5%).
I rialzi maggiori si sono registrati all’interno del settore dei metalli industriali guidati dal rame (+6,1%) e zinco (6%). Tra gli energetici il Wti (+4%) si riporta a 94 $/b mentre il Brent (+2,9%) risale sopra i 111 $/b. L’oro ritorna in prossimità dei 1750 $/oncia, ai massimi da fine settembre.
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