ROMA (WSI) – Nel primo trimestre del 2015, il Pil dell’Eurozona è atteso in crescita a un ritmo dello 0,4%, che dovrebbe ripetersi anche nel secondo trimestre e nel terzo trimestre. E’ quanto risulta dallo Eurozone economic outlook diffuso dall’Istat che prevede un “cambio di passo in vista” per l’economia dell’area, sulla scia del calo dei prezzi del petrolio e dell’euro.
Le stime parlano di un Pil che continuerà di fatto a crescere “a un ritmo costante nei primi tre trimestri di quest’anno (+0,4%)”; si attende un passo in avanti anche per “le condizioni del mercato del lavoro”, che si prevede miglioreranno “nell’orizzonte di previsione e l’occupazione è attesa crescere ad un ritmo contenuto”.
Lascia sperare anche l’outlook sull’inflazione. La deflazione è attesa nel primo trimestre del 2015: il rapporto parte dalla precondizione che i prezzi del Brent si stabilizzino a $58 al barile e che il rapporto euro/dollaro oscilli attorno a quota $1,10.
Ferme restando queste condizioni, si prevede che l’inflazione dell’area toccherà il minimo a -0,5% nel primo trimestre, per rallentare a -0,1% nel secondo trimestre. Secondo l’outlook economico dell’Eurozona, i prezzi torneranno a salire nel terzo trimestre (+0,1%).
L’analisi mette in evidenza come, dallo scorso giugno, i prezzi del petrolio misurati in euro siano scesi -45% circa. Di conseguenza, il calo “renderebbe più economiche le importazioni di energia della zona euro migliorando significativamente i bilanci delle imprese e delle famiglie”. Riferimento anche al QE della Bce, che si è tradotto nella flessione dell’euro, fattore che renderà le esportazioni più competitive.
La produzione industriale dell’area è “in stabile espansione” e le recenti indagini sulle aziende dell’Eurozona “mostrano un proseguimento dell’attuale fase positiva”. Si nota un incremento della produzione in tutti i settori, a eccezione del settore edilizio, dove l’attività è attesa invariata.(Lna)