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PAC, investire risparmiando

L’educazione finanziaria sottolinea l’importanza di iniziare a risparmiare il prima possibile. La soluzione ideale per aiutare i giovani a costruire un patrimonio nel tempo è incoraggiarli a mettere da parte piccole somme di denaro per un periodo di tempo prolungato (fino a 15 anni e oltre). l Piani di Accumulo del Capitale, conosciuti come PAC, nascono proprio con l’intento di permettere a chi ha capacità di risparmio limitate di iniziare ad investire sui mercati finanziari attraverso piccoli versamenti periodici (mensili, bimensili, trimestrali). L’“investimento a rate”, però, si adatta anche a investitori con ampie disponibilità finanziarie, come gli High Net Worth Individual: è particolarmente indicato per chi possiede ingente liquidità da investire ma non si fida dell’andamento volatile dei mercati e preferisce dilazionare l’ingresso sui mercati attraverso alcuni versamenti, spalmati su un orizzonte di tempo relativamente limitato.

PAC: cosa sono

Questa modalità d’investimento è di stretta derivazione dal modello del Dollar Cost Average: già utilizzato negli anni ‘50 da Benjamin Graham (padre dell’analisi fondamentale e ispiratore di Warren Buffett), prevede l’investimento, ad intervalli temporali regolari, della stessa somma di denaro per acquistare delle azioni. I versamenti, con questo meccanismo, possono essere effettuati con cadenze diverse: mensile, trimestrale, semestrale o annuale. Un maggior frazionamento – secondo lo stesso Graham – porterebbe a migliori risultati. Il guru dell’analisi fondamentale consigliava inoltre di diversificare sul maggior numero di titoli possibile, per diminuire i rischi specifici legati alle singole azioni.
Nei Piani di Accumulo attualmente offerti dalle società di gestione del risparmio, non si investe direttamente in titoli azionari ma in fondi comuni, ETF (Exchange Traded Fund) o, in generale, in organismi di investimento collettivo del risparmio, per una durata flessibile, lasciata alla scelta del singolo risparmiatore, che solitamente può variare da un minimo di uno a un massimo di quarant’anni. Secondo gli esperti ha senso utilizzare questa tecnica per orizzonti di medio termine, cioè dai 6 o 7 anni in su.

Ma perché conviene “investire a rate”?

Piani di Accumulo: perché convengono

Oltre alla loro flessibilità e alla possibilità di predeterminare la cifra da versare ogni mese, i PAC hanno il vantaggio di ridimensionare la componente stagionale dell’investimento sui mercati, riducendo il rischio implicito nella scelta del momento in cui fare ingresso sui mercati (market timing). Dato che, attraverso un PAC, l’investimento è diluito su durate piuttosto ampie, gli acquisti frazionati vengono distribuiti su quasi tutte le condizioni di mercato, mitigando quindi la volatilità tipica dell’investimento in un’unica soluzione. Varie simulazioni dimostrano che, suddividendo in rate l’investimento iniziale, non solo si mitiga il rischio di subire delle perdite, ma si ottengono rendimenti mediamente superiori, nel lungo termine, rispetto alla scelta di investire subito tutta la somma disponibile.

Un altro vantaggio è quello di rendere l’investitore più disciplinato, incoraggiandolo ad accantonare piccole somme in modo costante e a costruire nel tempo un capitale in funzione dei propri obiettivi: finanziare gli studi dei figli, progettare un acquisto importante o disporre di un fondo per le spese familiari, sia impreviste che pianificate.

Infine, investire in un PAC permette di non cadere nella cosiddetta “trappola dell’emotività”, che spesso porta al panic selling (vendite dettate dalla paura) e a commettere gravi errori: il caso tipico di chi investe quando i prezzi sono vicini ai massimi, sull’onda dell’euforia, e liquida l’investimento dopo una fase di forte turbolenza, quando le quotazioni sono ormai prossime ai minimi.