ROMA (WSI) – Gli ultimi dettagli del pacchetto fiscale sono in via di definizione ma non tutto è ancora pronto. Anche perché il governo teme il rischio di tasse troppo alte.
L’approvazione del decreto è stata così rimandata a venerdì.
I decreti attuativi della delega fiscale “sono pronti, ma non ancora perfettamente limati”, ha fatto sapere il premier Matteo Renzi.
“Abbiamo discusso i provvedimenti per rassicurare sulle polemiche passate, non c’è la questione del 3%” sulle sanzioni penali a chi evade il fisco.
A sorpresa non sarà presente nemmeno l’attesa riforma del catasto, che slitterà a dopo il varo della tassa unica sulla casa.
Il motivo è di ‘immagine’. Il governo, infatti, non vuole farlo apparire un incremento del carico fiscale. “Nelle more della local tax – ha spiegato Renzi – potrebbe sembrare un aumento delle tasse”.
Tre sono i temi caldi ancora sul tavolo del governo in materia, la riforma del sistema sanzionatorio – che prevede tra l’altro l’eliminazione dal testo della cosiddetta norma “salva Berlusconi” dal testo originario – la riforma del contenzioso e il nuovo catasto.
Sul catasto il nodo fondamentale riguarda il criterio base per la valutazione degli immobili: salvo sorprese dell’ultima ora finirà per essere stabilito il passaggio dai vani ai metri quadri.
Le nuove categorie catastali, secondo uno studio della Uil Servizio politiche territoriali, produrrebbero degli aumenti delle rendite degli immobili compresi dal +16% per la periferia di Torino al +379% per il centro di Milano.
(DaC)