NEW YORK (WSI) – Il piano di privatizzazione previsto dal governo farà bene all’economia italiana. Lo ha detto Pier Carlo Padoan, ministro dell’Economia e delle Finanze, durante un’audizione alla Camera sulla privatizzazione di Ferrovie secondo cui “dal piano complessivo delle privatizzazioni per il periodo tra il 2016 e il 2018 l’Italia potrà ricavare risorse pari allo 0,5% del Pil“. “Tali risorse – ha aggiunto il ministro – andranno alla riduzione del debito pubblico”.
Nel suo intervento, Padoan si è in particolare concentrato sul capitolo Ferrovie dello Stato: “I tempi di privatizzazione parziale saranno legati ai risultati di gestione in modo che il bene possa essere valorizzato al massimo”.
Più in dettaglio il ministro ha aggiunto che “la cessione dovrà arrivare in un arco temporale nel corso del quale si dovrà tener conto delle condizioni di mercato e della preparazione dell’azienda alla quotazione”.
Per quanto riguarda invece la strada che il governo intende procedere per la privatizzazione del 40% delle società, il titolare del Dicastero di Via XX settembre a Roma ha specificato che “Il modello di valorizzazione della holding è quello più efficiente”. Il gruppo Fs, infatti, consta di una società capogruppo, sotto la quale ci sono le undici società operative.
Le due principali sono Trenitalia e Rfi, che si occupano rispettivamente della circolazione dei treni e della rete di binari. Quest’ultima, ha sottolineato Padoan, non andrà sul mercato: “la proprietà della rete resta pubblica, fermo restando che esiste una separazione fra proprietà della rete e gestione della rete”.
Le Ferrovie dello Stato rimarranno dunque “un’azienda strategica e una infrastruttura chiave” per il paese. La quotazione avverrà nel corso del 2016, ma ancora non si sa bene quando.