Economia

Pagamenti digitali, ecco le regioni dove sono più gettonati

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Taxi (+86,8%), musica, concerti e cinema (+64,5%) e caffè e ristoranti (+50,5%) sono i settori con l’aumento più significativo di pagamenti digitali. Così emerge da una ricerca di SumUp, la fintech specializzata in soluzioni cashless e digitali per le piccole imprese, che ha curato l’Osservatorio Pagamenti Cashless 2022 per studiare l’evoluzione del trend dei pagamenti digitali in Italia anche nel post-pandemia. Giovanni Barbieri, senior strategic growth manager per SumUp, spiega:

“L’Italia negli ultimi anni ha visto un’importante accelerazione dei pagamenti cashless, derivata in parte dall’emergenza sanitaria, in parte dalla spinta istituzionale. Gli incentivi rivolti agli esercenti come il credito d’imposta e quelli rivolti ai consumatori come il Cashback di Stato e la lotteria degli scontrini hanno consolidato l’abitudine ai pagamenti digitali . Le ultime misure introdotte dal PNRR e in particolare l’introduzione delle sanzioni rappresentano un ulteriore tentativo di riduzione dell’uso del contante, il cui effetto è a macchia di leopardo. Per quanto riguarda i pagamenti digitali si può, infatti, parlare di un’Italia a due velocità: alcuni settori, come quello dei tassisti, hanno registrato una crescita elevata rispetto allo scorso anno, mostrando come in alcuni contesti si debba ancora maturare l’abitudine ad utilizzare la carta; in altri casi, invece, le percentuali di crescita meno evidenti raccontano di un assestamento, sintomatico del fatto che pagare cashless sia già diventata una routine. Per ridurre questo divario e consolidare ovunque la diffusione dei pagamenti digitali, è quindi necessario continuare a lavorare sugli incentivi a livello statale sia per gli esercenti che per i consumatori, anche introducendo forme di semplificazione delle detrazioni”.

Pagamenti digitali: quali commercianti crescono di più

Dall’Osservatorio emerge in primo luogo che nel 2022 continua la crescita dei pagamenti digitali: a livello nazionale il numero medio di transazioni per esercente è infatti aumentato del 17% rispetto al 2021. A registrare una crescita più interessante sono Valle d’Aosta (+43,5%), Lazio (+28,7%) e Lombardia (+25,4%), mentre per quanto riguarda i settori che nell’ultimo anno hanno spinto l’acceleratore sui pagamenti digitali spiccano taxi (+86,8% rispetto al 2021), intrattenimento legato a musica, concerti e cinema (+64,5%), caffè e ristoranti (+50,5%).

Per altri la crescita è stata più timida: il settore abbigliamento a luglio ha effettuato in media solo il 9,1% di transazioni in più, mentre per estetisti, parrucchieri e barbieri il segno è addirittura negativo (-2,1%). Stesso andamento differenziato nelle regioni dove si incontrano Valle d’Aosta (+45,4%), Trentino-Alto Adige (+32,5%) e Calabria (+28,9%) con numeri più forti, mentre in Piemonte (+7,6%) Lazio (+6%) e Lombardia (+2,8%) la crescita è meno significativa.

A registrare una crescita cashless più importante sono stati i tassisti con in media il +86,8% di transazioni a bordo taxi rispetto al 2021; anche concerti e biglietti per il cinema si pagano sempre più spesso senza contanti (+64,5%), così come caffè, pranzi e cene nei caffè e ristoranti (+50,5%). Aumentano le transazioni anche per hotel e strutture ricettive (+46,4%) e per centri sportivi e spa (+41,2%).

Le regioni più cashless

Dal punto di vista geografico, la crescita più importante per quanto riguarda il numero medio di transazioni cashless la registra – a livello regionale – la Valle d’Aosta, con un incremento del 43,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Anche il Lazio e la Lombardia proseguono la digitalizzazione dei pagamenti, rispettivamente con il +28,7% e il +25,4% di transazioni. Fuori dal podio, l’Osservatorio Pagamenti Cashless 2022 di SumUp colloca l’Emilia Romagna, dove le transazioni sono cresciute in media del 24,2%, e la Toscana, con il +23,8%.

Andando ancor più nel dettaglio, a livello provinciale – in base alla crescita del numero medio di transazioni per esercente – la top-10 di SumUp è occupata in particolare dal centro e nord Italia: nel 2022 sul podio sale infatti il territorio di Aosta (+44,2% rispetto al 2021), seguito dalle province di Bolzano (+40,5%) e de La Spezia (+39,3%). A seguire: Lodi (+36,3%) e Venezia (+35,9%). Nella seconda parte della top-10 emergono invece Milano, con una crescita del 35%, le toscane Firenze (+34,3%) e Siena (+33,5%), Bologna (+33,1%) e Roma (+32,6%). La digitalizzazione dei pagamenti sta però interessando anche il sud e le isole: in questo caso a guidare la classifica sono Nuoro (+27,9%), Palermo (20,8%) e Cagliari (20,6%).