Economia

Pagamenti elettronici: ora scattano le multe per chi rifiuta carta di credito o bancomat

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Regole più severe per i pagamenti elettronici con carta di credito o bancomat. A partire dal 1 gennaio 2022, per chi non dispone di Pos o rifiuta pagamenti con bancomat o carte di credito sia per la vendita di prodotti sia per le prestazioni di servizi, anche per importi minimi, ci saranno sanzioni. È quanto previsto da un emendamento del decreto legge sull’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), approvato lunedì 13 dicembre dalla Commissione Bilancio della Camera.

Un nuovo passo avanti dunque nella lotta all’evasione che, nel dettaglio, prevede una multa di 30 euro con una maggiorazione del 4% del valore della transazione per cui non è stato accettato il pagamento digitale.  In pratica, chi vorrà pagare un caffè con il bancomat potrà farlo senza problemi e se il negoziante si rifiuta dovrà pagare la multa di 30 euro più il 4% di 1 euro, per un totale di 30,04 euro. Più alto è il valore del bene o del servizio acquistato, più aumenta l’importo della sanzione.

Pagamenti elettronici: le reazioni

Positiva la reazione del Codacons. “Si tratta di una battaglia storica del Codacons che da ben 7 anni chiedeva a Governo e Parlamento di prevedere sanzioni per quei negozianti che impediscono ai propri clienti di pagare con carte e bancomat”, afferma il presidente Carlo Rienzi.

Ricordando che né il Governo Monti né il Governo Conte Bis avevano introdotto sanzioni per gli esercenti che rifiutavano pagamenti con carte e bancomat, Rienzi sottolinea che “questo ha portato ad una situazione paradossale in cui ancora oggi numerosi negozianti in tutta Italia, pur possedendo il POS, impediscono ai clienti di pagare con moneta elettronica, consapevoli che non andranno incontro ad alcuna multa”.

“Ora finalmente le cose potrebbero cambiare e, grazie alle sanzioni per chi rifiuterà i pagamenti digitali, sarà possibile rendere davvero efficace la misura che introduce l’obbligo per gli esercenti di accettare i pagamenti con POS”, conclude il Presidente del Codacons.

Critica invece la Confcommercio, secondo cui “l’impulso alla diffusione dei pagamenti elettronici va perseguito mettendo in campo scelte decise di abbattimento delle commissioni e dei costi a carico di imprese e consumatori, a partire dal potenziamento dello strumento del credito d’imposta sulle commissioni pagate dall’esercente, e prevedendo la gratuità dei cosiddetti micropagamenti”.  “Puntare asimmetricamente sulle sanzioni e sulle sole sanzioni non giova ai processi di modernizzazione del sistema dei pagamenti, processi, peraltro, già in pieno sviluppo. Al Parlamento ed al Governo chiediamo dunque un cambiamento di rotta”.