LONDRA (WSI) – Si complica la posizione del leader del Regno Unito. David Cameron, che da giorni cerca di gettare acqua sul fuoco delle polemiche per il ruolo avuto dal padre nell’istituzione di conti offshore in paradisi fiscali, si è messo da solo nei guai.
Dopo aver ammesso di aver ricevuto una quota del fondo offshore del padre Ian, poi ceduta per 30mila sterline, ha deciso di pubblicare i dati delle dichiarazioni fiscali degli ultimi sei anni. Nessuno degli inquilini al numero 10 di Downing Street che lo hanno preceduto avevano mai osato tanto in nome della trasparenza.
Il premier britannico ha inoltre stretto il giro di vite contro gli evasori fiscali, annunciando la creazione una task-force per combattere il riciclaggio di denaro e l’evasione. Tutti questi sforzi per riconquistare la popolarità perduta rischiano di non essere sufficiente.
Oggi Cameron dovrà riferire in Parlamento di un regalo sospetto da 200 mila sterline emerso proprio dalla sua dichiarazione dei redditi. Si parla di somma sospetta perché il dono è arrivato dalla madre ultraottantenne nel 2011.
Per critici e malpensanti si è trattato di un escamotage per aggirare la tassa di successione, un’ipotesi che è stata prontamente negata da Downing Street. Ora dovrà rispondere alle domande insistenti degli agguerriti esponenti del partito all’Opposizone dei Labouristi.
Dalla dichiarazione resa pubblica in nome della trasparenza, è emerso che nell’ultimo anno disponibile il 2014-2015, Cameron ha pagato quasi 76mila sterline di tasse su un imponibile di oltre 200mila sterline.