Panetta nominato governatore di Banca d’Italia. Ecco chi potrebbe sostituirlo alla Bce
Fabio Panetta sarà il prossimo governatore di Banca d’Italia. Sostituirà l’attuale governatore Ignazio Visco, in scadenza il 31 ottobre 2023. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato la nomina, “per un periodo di sei anni, con decorrenza dal 1° novembre 2023″ di Fabio Panetta a governatore della Banca d’Italia”. Il decreto (Dpr) del presidente della Repubblica è nell’archivio degli atti firmati sul sito del Quirinale. Vediamo chi è Panetta e i motivi dietro la scelta dalla premier Meloni.
Chi è Fabio Panetta
Classe 1959, nato a Roma, Fabio Panetta è figlio di Paolino, per decenni sindaco di Pescosolido, figura eminente della Dc nazionale e consigliere di ministri negli anni Ottanta del secolo scorso. Fabio Panetta si è laureato con lode in economia e commercio all’Università Luiss nel 1982, poi ha conseguito il master of science in economia alla London School of Economics e dopo ancora un dottorato in economia e finanza alla London Business School. Lavora per Banca d’Italia dal 1985, dove ha fatto una grande carriera:
- dal 1985 al 1999 ha lavorato al servizio studi, presso la direzione monetaria e finanziaria;
- nel 2007 è stato nominato capo del Servizio Studi di Congiuntura e Politica Monetaria;
- nel 2011 è diventato direttore centrale per il coordinamento della partecipazione della Banca d’Italia all’Eurosistema;
- tra i 2010 e il 2012 è stato direttore responsabile del rapporto sulla stabilità finanziaria della Banca d’Italia;
- dal 2012 al 2019 è stato vice direttore generale.
Ha fatto parte del Committee on the Global Financial System dal 2003 a gennaio 2019. Dal 2004 al 2012 Panetta ha partecipato alle riunioni del Consiglio Direttivo della Bce in qualità di accompanying person del governatore Antonio Fazio e del governatore Mario Draghi. Dal 2012 al settembre 2016 è stato supplente del governatore nello stesso Consiglio. Dal 2014 al luglio 2019 Panetta è stato tra i componenti del Consiglio di vigilanza del Meccanismo di vigilanza unico presso la Bce. Dal 2020 è membro del comitato esecutivo della Bce. Sempre nel 2019, è stato insignito dell’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
Inoltre, dal primo gennaio 2013 Panetta è stato membro del direttorio integrato dell’Ivass (Istituto di Vigilanza sulle Assicurazioni), di cui è stato presidente dal 10 maggio 2019 al 31 dicembre 2019. Ha anche ricoperto incarichi presso organismi internazionali, quali Ocse, G-10, Banca dei Regolamenti Internazionali (Bri), Fmi.
Panetta ha anche tenuto corsi universitari e pubblicato ricerche su riviste prestigiose, quali American Economic Review, il Journal of Finance, il Journal of Money, Credit and Banking, la European Economic Review, il Journal of Banking and Finance, Economic Notes, Moneta e Credito, Il Giornale degli Economisti.
Panetta inoltre fa parte della Società Italiana degli Economisti (Sie), dell’American Finance Association e dell’American Economic Association. Nel 2006 gli è stato assegnato il “Premio Giornalistico Internazionale Santa Margherita Ligure per l’Economia” quale miglior saggista di economia. Ha pubblicato il volume “Il sistema bancario italiano negli anni novanta: gli effetti di una trasformazione” (Il Mulino, 2004) e curato (con L. Cannari) il volume “Il sistema finanziario e il Mezzogiorno. Squilibri reali e divari finanziari” (Cacucci, 2006).
Perché Meloni ha scelto proprio lui
Ci sono numerosi motivi per cui la premier Giorgia Meloni ha scelto proprio Fabio Panetta per il ruolo di governatore di Banca d’Italia. Innanzitutto, ha un solido curriculum e una lunga esperienza già nella Banca d’Italia, che si appresta a governare e che conosce molto bene, avendo trascorso lì buona parte della sua carriera. In seconda battuta, ha un profilo internazionale ed è pertanto noto all’estero, visti i suoi numerosi incarichi nelle maggiori istituzioni economiche globali, quali Ocse, Bri, Fmi, Bce. Possiamo definire Panetta “un tecnico”.
Meloni lo considera capace e vicino alla destra. tant’è che l’ha corteggiato a lungo come possibile Ministro dell’Economia. Secondo quanto riporta l’Huffington Post, l’ottimo rapporto tra la premier Giorgia Meloni e il banchiere Fabio Panetta, membro del comitato esecutivo dell’Eurotower e fedelissimo di Mario Draghi, è nato in una serata di fine luglio 2022 a Villa di Macchia Madama, quando Panetta si fermò a parlare in giardino con la leader di Fratelli d’Italia per due ragioni. Innanzitutto, voleva far capire al Governo di fare attenzione alle spese a a non comportarsi come il Governo Conte. Contestualmente, Panetta aveva chiarito in quell’occasione che avrebbe lasciato il suo ruolo al comitato esecutivo della Bce solo se avesse sostituito Visco in Banca d’Italia. Il ruolo di Ministro dell’Economia e delle Finanze andò quindi a Giancarlo Giorgetti.
Panetta è altresì considerato dagli esponenti della Lega un mezzo per fare pressione sulla numero uno della Bce, Christine Lagarde. Non è un caso che ieri il vicepremier Salvini abbia chiesto un incontro con lui dopo che la governatrice della Bce ha ribadito che intende continuare a rialzare i tassi. Meloni non condivide questo approccio, e punta alla cautela. Anche perché la nomina di Panetta in Bankitalia vuole dire perdere un italiano nel comitato esecutivo della Bce. E non è detto che sarà rimpiazzato con un altro italiano.
Le idee di Panetta
Panetta si è più volte espresso su alcuni temi scottanti. In primis sull’inflazione. In un discorso tenuto il 2 giugno 2023, ha evidenziato l’importanza di una politica monetaria accomodante per sostenere la ripresa economica e garantire una stabilità dei prezzi a lungo termine, ammonendo:
“Dovremmo essere risoluti ma giudiziosi, con l’obiettivo di abbassare l’inflazione senza danneggiare inutilmente l’attività economica”.
Legato all’inflazione è anche il discorso di Panetta sugli stipendi, evidenziando che il buon andamento degli utili delle imprese non può essere l’unica variabile a cui guardare, ma occorre anche considerare la necessità di garantire una distribuzione più equa della ricchezza, senza che ciò inneschi la famigerata spirale salari-prezzi-salari. A suo avviso, i lavoratori “hanno capito che se qualcuno impone una tassa sulla nostra economia (come l’inflazione, ndr), questa deve essere condivisa fra capitale e lavoro”.
Un altro tema caro a Panetta è l’euro digitale, di cui è uno strenuo sostenitore. Nel giugno 2022, in audizione presso la Commissione per i problemi economici e monetari del Parlamento europeo, Panetta ha detto: “In tale contesto, non emettere un euro digitale potrebbe minare il ruolo internazionale dell’euro e creare rischi aggiuntivi per la nostra sovranità. Non è questo uno scenario imminente, ma potrebbe materializzarsi in futuro se non iniziamo ad agire subito”.
Panetta è invece nettamente contrario alle criptovalute. Il 23 giugno scorso nel suo intervento alla 22 esima riunione annuale della Banca dei Regolamenti Internazionali, ha tuonato contro la loro volatilità, che le rende poco pratiche come forma di pagamento e riserva di valore. A differenza delle azioni o dell’oro, le criptovalute a suo avviso non offrono la stabilità necessaria per preservare il valore nel tempo.
Chi sostituirà Panetta alla Bce
La nomina di Panetta a governatore di Banca d’Italia implica che sarà sostituito nel suo attuale ruolo di membro del comitato esecutivo della Bce. Chi potrebbe sostituirlo? Il favorito è Piero Cipollone, vice direttore generale di Banca d’Italia dal primo gennaio 2020. In tale veste, è anche membro del direttorio integrato dell’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni (Ivass). Cipollone, entrato in Banca d’Italia nel 1993, ha lavorato anche per la Banca Mondiale ed è stato consigliere economico dell’ex premier Giuseppe Conte nel 2018-2019. Classe 1962, è sposato e ha due figli. Laureato in Economia all’Università di Roma “La Sapienza”, ha conseguito un Master of Arts in Economics all’Università di Stanford. Nel 2001 Cipollone è stato visiting scholar all’Università della California, Berkeley. Autore e co-autore di molti articoli e paper in materia di commercio internazionale, economia del lavoro ed economia dell’istruzione pubblicati in numerosi giornali accademici, tra cui l’American Economic Review e il Journal of the European Economic Association, ha insegnato economia all’Università Luiss di Roma e all’Università dell’Aquila.
Nonostante Cipollone sia il favorito, pare che la presidente della Bce Lagarde vorrebbe far entrare una donna nel comitato esecutivo della Bce, in cui le uniche componenti di sesso femminile sono la presidente Lagarde e la componente Isabel Shnabel (gli altri 4 membri sono uomini). Storicamente, ricordiamo che hanno fatto parte del board rappresentanti delle tre maggiori economie dell’eurozona: Germania, Francia e Italia.