Berna – Svizzera e Germania hanno oggi firmato a Berna un protocollo aggiuntivo che modifica la convenzione del 21 settembre 2011 sull’imposizione alla fonte. Il testo prevede in particolare che l’ammontare dell’imposta liberatoria sui «vecchi» patrimoni tedeschi depositati in Svizzera evadendo il fisco sia portato dal 19-34% al 21-41%, a seconda della durata del deposito in nero e dell’importo iniziale e finale del capitale.
Il testo è pronto per i dibattiti parlamentari, indica un comunicato del Dipartimento federale delle finanze (DFF). L’accordo, firmato per Berna dal segretario di Stato del DFF Michael Ambühl e per Berlino dall’ambasciatore in Svizzera Peter Gottwald, dovrebbe entrare in vigore all’inizio del 2013.
Stando al comunicato, il succo dell’accordo del 21 settembre è immutato. Ma oltre alla tassazione a posteriori delle attuali relazioni bancarie in Svizzera, il protocollo prevede anche la tassazione delle eredità: se i beneficiari non dichiareranno il lascito ricevuto alle autorità fiscali tedesche, saranno sottoposti a una prelievo fiscale del 50% del capitale.
L’aliquota dell’imposta liberatoria alla fonte sui futuri redditi dei capitali dei clienti delle banche elvetiche rimane fissata al 26,375%, come previsto in settembre.
Copyright © Il Corriere del Ticino. All rights reserved