Mercati

Parla Bernanke e fioccano i sell

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

New York – Il Nasdaq passa in negativo, S&P e Dow Jones che erano in forte rialzo (il maggiore delle ultime settimane) la meta’ dei guadagni. Motivo: ha parlato Ben Bernanke, presidente della Federal Reserve, ad un lunch all’Economic Club di Indianapolis.

L’economia americana proseguirà in modo moderato, ma la crescita è insufficiente per ridurre in modo significativo un tasso di disoccupazione ostinatamente alto, ha detto il presidente della Fed Bernanke.

Leggi anche;
Wall Street continua a salire ma l’economia Usa è in semi recessione

“E’ stato chiaro a me e ai miei colleghi che si poteva fare di più per sostenere la crescita economica e il mercato del lavoro, senza compromettere l’obiettivo sulla stabilità dei prezzi”, ha detto, sottolineato che, anche se la Fed prevede di lasciare i tassi fermi fino a metà 2015, questo non significa che si aspetti un’economia in difficoltà fino ad allora. “La Banca centrale americana proseguirà con una politica monetaria accomodante per un tempo considerevole dopo che l’economia si sarà rafforzata”, ha spiegato.

Bernanke ha poi spiegato – rispondendo alle domande alla fine del discorso che ha tenuto all’Economic Club di Indianapolis – che la crisi europea pesa sull’economia americana e per questo motivo viene monitorata continuamente. Il numero uno della Banca centrale americana si è detto comunque fiducioso che i Paesi europei faranno fronte ai problemi creati dalla crisi.

______________________________________

Milano – Si chiudono con guadagni consistenti le contrattazioni nelle piazze finanziarie europee, in un clima disteso dopo l’esito meno grave del temuto degli stress test condotti sulle banche spagnole. L’indice Ftse Mib archivia la prima giornata del quarto trimestre sui massimi di seduta di +2,83% dopo che i dati macro Usa hanno evidenziato una bella ripresa, molto piu’ alta delle attese, dell’attivita’ manifatturiera nazionale, che torna in fase di espansione dopo tre mesi consecutivi in frenata.

L’azionario italiano e’ stato sostenuto dall’andamento del comparto bancario, che ha registrato un progresso di circa il 3,5%. Attraversa un momento positivo Finmeccanica, che fa un bel balzo favorita dalle indiscrezioni di stampa relative al futuro (si parla di separazione e quotazione) della divisione Augusta Westland.

Tra le altre piazze finanziarie europee, Londra ha fatto +1,46%, Francoforte +1,55%, Parigi +2,34%. Il paniere di riferimento Eurostoxx 50 avanza dell’1,81%. In un contesto piu’ disteso, lo spread retrocede poco sopra l’area dei 360 punti base, mentre l’euro si rafforza sul biglietto verde, direzione $1,29.

“Il clima appare sereno dopo i timori di venerdì sull’esito degli stress test spagnoli e il downgrade di Moody’s che non è arrivato (ma potrebbe arrivare da un momento all’altro)”, commenta a Reuters un trader di Piazza Affari. “Oggi tutti i finanziari che sono stati venduti venerdì a leva sul debito italiano vengono ricomprati a mani basse. E’ un movimento che abbiamo visto tante volte: si vende e poi si corre a ricoprirsi”, aggiunge.

A innervosire i mercati negli ultimi tempi sono le inquietudini dei grandi investitori sul destino della Spagna, la cui sistuazione bancaria pare grave, anche se meno del previsto. L’esito degli stress test per verificare le necessità finanziarie degli istituti creditizi del paese non e’ stato confortante: buco da 59,3 miliardi di euro – lievemente inferiore ai 60 miliardi del consensus – nello scenario peggiore di rallentamento della congiuntura.

Nel fine settimana il governo Rajoy ha chiesto 207 miliardi di euro di prestiti. Giovedi’ il Tesoro iberico cerchera’ di vendere una nuova tranche di titoli pubblici sul mercato primario: il rischio e’ una nuova impennata dei tassi.

L’agenzia di rating Fitch ha detto che il paese chiedera’ presto aiuti esterni, ma almeno fino all’anno prossimo non dovrebbe subire un declassamento del giudizio sulla qualita’ del credito.

Le persistenti incertezze relative alla crisi del debito della zona euro hanno portato la borsa milanese, in linea con gli altri mercati europei, ad una forte correzione nell’ultima fase del trimestre precedente. Tuttavia, grazie al forte rally intrapreso a fine luglio, l’indice FTSE Mib ha chiuso il periodo di tre mesi con un saldo positivo di oltre il 12%.

Sul fronte macro buone notizie dall’attivita’ manifatturiera nel motore d’Europa della Germania, l’indice PMI e’ salito al 47,4 in settembre (dato finale) dopo il 44,7 di agosto. La lettura preliminare era stata di 47,3. In calendario c’erano anche il PMI di Francia e Italia, tutti sotto i 50 punti ma meno deboli del previsto (42,7 contro 42,6 nel primo caso e 45,7 contro 44 nel secondo). I trader si chiedono se questo bastera’ a dare slancio a listini azionari ed euro. Per il momento sembra di si.

Ciononostante ormai la recessione e’ all’orizzonte: “Malgrado un rallentamento del tasso di contrazione, l’area euro ha visto il peggiore trimestre degli ultimi tre anni nei tre mesi conclusisi a settembre”, dice all’emittente Cnbc Chris Williamson, chief economist di Markit, aggiungendo che “il settore manifatturiero pesera’ enormemente sulla crescita economica. E’ ormai inevitabile che la regione risprofondi in una fase di recessione nel terzo trimestre”.

Per il terzo mese consecutivo la disoccupazione in Italia resta ancorata ai massimi livelli. Ad agosto il tasso di disoccupazione è rimasto stabile, attestandosi al 10,7%, il dato più alto dal 2004 (anno d’inizio delle serie storiche mensili). Il tasso di disoccupazione dei giovani e’ calato al 34,5%: in cerca di lavoro ci sono 593 mila under 24. Nell’area euro, in agosto nuovo recod a 11,4% della disoccupazione. In aumento quella giovanile: +213mila in un anno.

I dati economici poco rassicuranti, uniti al rafforzamento dello yen che indebolisce le esportazioni, hanno pesato sulle piazze finanziarie asiatiche, che hanno chiuso in calo.

BTP – Spread Btp-Bund in calo: il differenziale tra i titoli di Stato italiani e tedeschi a 10 anni si attesta a 361 punti. Nella seduta precedente aveva chiuso a 365 punti. I prezzi dei Btp decennali sono aumentati, con i titoli pubblici di riferimento che rendono il 5,07%.

ALL’INTERNO DEL FTSE MIB – Si distingue in positivo Finmeccanica in testa al listino con +3% circa, dopo le indiscrezioni secondo cui il Fondo strategico italiano avrebbe fatto un’offerta concorrente alla Siemens per il 55% di Ansaldo Energia. I vertici del gruppo aerospaziale sono stati convocati a Palazzo Chigi il 16 Ottobre per discutere dei nuovi scenari della difesa nel caso in cui andasse in porto la fusione fra Bae System e Eads.

A livello settoriale banche molto richieste, tra queste Unicredit. Fa peggio del resto del mercato Fiat, dopo la pubblicazione dei dati pessimi sulle immatricolazioni di auto a settembre in Francia: le vendite del Lingotto sono calate del 38,4% ad appena 4241 unità contro un mercato che ha fatto registrare una flessione del 18,3% su base annua. Quelli relativi all’Italia verranno diffusi dopo la chiusura del mercato.

ALTRI MERCATI – Sul valutario la moneta unica accelera e nel tardo pomeriggio vale $1,2909 sul dollaro. Nel comparto delle materie prime, oro e argento hanno recuperato terreno in coda alle dichiarazioni da colomba – che lo contraddistinguono peraltro – del presidente della Fed di Chicago Charles Evans: i futures sul greggio scambiati a New York cedono 56 centesimi a $91,63 dollari al barile, mentre il Brent perde 40 cent a $111,99 dollari. Le quotazioni dell’oro avanzano lo 0,8% a quota $1.778 l’oncia.
Evans ha precisato che “i rischi inflativi sono contenuti e che solo operazioni di acquisto di titoli a lungo termine per $40 miliardi rappresenterebbero un passo indietro”. E che la disoccupazione va fatta scendere al 5-6% dall’8% attuale.

HIGHLIGHT DI GIORNATA:

Rallentamento degli scambi commerciali mondiali: difficilmente l’export aiutera’ l’economia Usa a rialzare la testa

Spagna, commisario Ue Rehn: nessun piano di aiuti sul tavolo, ma il ministro delle Finanze dice che il governo sta analizzando un piano Bce

Grecia: recessione per il sesto anno consecutivo

– Istat: Disoccupazione agosto ferma a 10,7%, ai massimi dal 2004

L’indice Pmi: in Italia rallenta il ritmo della contrazione dell’attivita’ manifatturiera a settembre

– L’indice PMI tedesco e’ salito al 47,4 in settembre (dato finale) dopo il 44,7 di agosto. La lettura preliminare era stata di 47,3

Spagna, da stress test banche necessità capitale per 59,3 miliardi

– Euro in lieve ribasso sul dollaro. All’avvio degli scambi sui mercati del Vecchio continente, la moneta unica vale 1,2847 sul dollaro. Nella seduta precedente, secondo la Bce, l’euro veniva scambiato a 1,2930

La Borsa di Tokyo termina gli scambi in calo dello 0,83% in scia ai timori sulla tenuta della Spagna e sulle incertezze della Cina, con l’indice Pmi di settembre che si e’ attestato a 49,8, in rialzo sui 49,2 di agosto ma sotto quota 50, linea tra espansione e rallentamento dell’economia

– Il petrolio e’ in calo dopo la pubblicazione degli ultimi dati sulla produzione manifatturiera in Cina. Il greggio Wti cede 56 cent a 91,63 dollari mentre il Brent perde 40 cent a 111,99 dollari

—————————————-

Il mercato è dominato dalle boiling room e sale trading come quella di JPMorgan Chase, dove scommesse fino a un leverage di $200 miliardi e guadagni (o perdite) di 5-6 miliardi sono la norma, nel portafoglio derivati su crediti sintetici. Quindi per vincere sulle lobby bancarie e per non essere continuamente manipolati vi invitiamo – trader, gestori e promotori finanziari della famiglia di WSI – ad essere più sofisticati, piu’ aggressivi, preparati, tecnici, e soprattutto flessibili in un mercato pieno di trappole ma anche di enormi opportunita’. Questo è il vostro spazio per operativita’, commenti flash e strategie di trading. Fatevi sotto.