ROMA (WSI) – Mario Draghi interviene al Parlamento europeo. Le parole del numero uno della Bce hanno un effetto immediato sull’euro, che scivola al minimo in sette mesi, bucando anche la soglia di $1,07.
Draghi conferma che in caso di bisogno il QE potrà essere prorogato anche oltre il settembre del 2016 e torna a descrivere un quadro economico caratterizzato da “rischi al ribasso” che incombono sull’Eurozona dall’economia globale. Accento anche sull’indebolimento delle pressioni inflazionistiche. E su dicembre conferma che ci sarà una revisione del programma di Quantitative easing (in chiara contraddizione con Benoit Coeuré, membro francese del Consiglio direttivo della Bce). Attacchi in Parlamento contro Draghi sul ruolo della Bce nei paesi aiutati con i programmi di bailout. Poi afferma che “le banche greche non sono al collasso” e sottolinea di non prevedere alcun intervento sui depositi bancari.