NEW YORK (WSI) – “In questo momento, che ci crediate o meno, sono le materie prime le più favorite”. E’ quanto ha detto Mark Mobius, presidente esecutivo di Templeton Emerging Markets Group, in un’intervista rilasciata a Cnbc.
“Nessuno sa cosa accadrà in futuro riguardo alla situazione militare in Medio Oriente; dunque, è bene tenere sotto osservazione il petrolio. Io penso che ci sarà una ripresa”, ha aggiunto. Da segnalare che le quotazioni del greggio hanno sofferto un collasso superiore a -50% tra il giugno del 2014 e il gennaio di quest’anno. Mobius ritiene comunque che gli squilibri tra la domanda e l’offerta saranno corretti nel corso del tempo. “La richiesta di minerale di ferro e di tutte queste commodities è destinata a continuare. Certamente abbiamo assistito a un tonfo di recente, ma la crescita economica globale prosegue”. Sul minerale di ferro, per esempio, l’investitore ritiene che il crollo dei prezzi costringerà diversi produttori minori a interrompere la produzione.
Mobius è ottimista su tre paesi in particolare. La Cina, ha affermato, rappresenta la quota più rilevante del suo portafoglio, seguita dall’India e dalla Thailandia. “In Cina, siamo posizionati sulle banche e guardiamo anche ai titoli delle società al consumo a capitalizzazione medio-piccola”. A suo avviso, le banche controllate dallo stato riusciranno a far fronte agli episodi di default societario che potranno accompagnare il rallentamento dell’economia.
Riguardo all’India, Mobius consiglia di investire in società orientate alle esportazioni, come Tata Consultancy Services e sulle conglomerate domestiche come Reliance Industries. Sulla Thailandia, l’investitore non è preoccupato dell’instabilità politica, in quanto a suo avviso le aziende “sono molto efficienti e gestite molto bene”. (Lna)