New York – Un break up dei grandi colossi bancari, in modo tale da calmierare i rischi di quelle banche che sono “too big too fail”, ovvero troppo grandi per fallire. Il consiglio arriva da una leggenda di Wall Street: si tratta di Sandy I. Weill, ex presidente e amministratore delegato di Citigroup.
Intervistato in occasione del programma che va in onda ogni mattina su Cnbc, ‘Squawk Box’, Weill si è così espresso. “Quanto dovremmo probabilmente fare è separare le divisioni di investment banking da quelle tipicamente bancarie, fare in modo che le banche gestiscano i depositi, che effettuino sia i prestiti commerciali sia quelli per il mercato immobiliare. Insomma, rendere le banche istituti che non mettano a rischio i dollari dei contribuenti e fare in modo che esse non siano troppo grandi per fallire”.
Quanto chiede il guru è la reitroduzione della norma Glass-Steagall Act, che imporrebbe la divisione delle banche da altre istituzioni finanziarie come compagnie di assicurazione. Che le banche tornino a fare le banche, in poche parole. Contraddizione non di poco conto, se si considera che il consiglio arriva proprio da chi, come ricorda la stessa Cnbc, ha inventato il supermercato finanziario.
“Suggerisco che vengano divise in modo tale che chi paga le tasse non sarà mai a rischio, che i depositanti non saranno mai a rischio, e in modo tale che il leverage delle banche sarà ragionevole, mentre le banche di investimenti potranno fare le loro operazioni di trading…..(…) potranno certo commettere qualche errore, ma tutto avverrà secondo la logica del market-to-market”. Dunque, non a danno della gente comune.