Nel mentre il nostro Dalai LAMA in salsa milanese, al secolo Giuliano PISAPIA, lancia l’ennesima proposta per nuove Primarie nell’ampio quadro della Sinistra Assortita Nazionale (SAN), sentitosi ringalluzzito dal flop della legge elettorale affossata l’altro giorno dai “franchi tiratori”, parlamentari senza dignità e senza visione con l’unico motto del “tengo famiglia”.
L’’ex sindaco della metropoli lombarda tuona: “Ci vuole discontinuità rispetto a quanto fatto fino ad ora. Da solo il Pd non è autonomo“. E ancora, lo statista del 3% aggiunge: “Matteo Renzi faccia le primarie se davvero vuole la coalizione di centrosinistra, poi vediamo chi le vince”
Vuole rifare l’Ulivo!
Ingegnoso questo PISAPIA che un po’ tutti stiamo imparando a conoscere su scala nazionale.
Non dice niente sull’ambizioso e benché fallito tentativo di innalzare la soglia al 5% perché il nostro Dalai LAMA gode dell’esito della votazione in Parlamento. Lui è uno che vuole unire tutti, è un amante delle sterpaglie e dei cespugli, a lui non interessa se il Parlamento è uno stagno puzzolente, senz’acqua e senza idee capace di promuovere una iniziativa, in grado di guardare al futuro, all’Italia che è ferma, che non sta manco in piedi con una burocrazia impazzita, una corruzione galoppante, una pressione fiscale asfissiante.
A lui interessa l’Ulivo, anche senza idee, perché se si stratta di conservare la poltrona in Parlamento a tutti, anche a partiti da prefisso telefonico, le idee non servono, lo dice l’esperienza, andiamo avanti da 70 anni senza problemi, si sopravvive tirando a campare che, come diceva il mitico e ormai defunto Andreotti, è “sempre meglio che tirare le cuoia”.
Non si pone alcuna domanda per il pessimo funzionamento della nostra architettura istituzionale.
Non si chiede le ragioni per le quali, con l’80% dell’arco parlamentare favorevole ad un accordo sulla nuova legge elettorale “simil tedesco”, la stessa viene bocciata grazie alla presenza di un gruppetto di pellegrini – terrorizzati dal futuro 5% – che decidono di affossare tutto!
La domanda che dobbiamo porci, al netto dell’Ulivo, dei giaguari da smacchiare, delle bambole da pettinare, dei tacchini sul tetto o delle mucche nel corridoio, cosa bisogna fare per mettere in condizione il Parlamento di funzionare?
Nel terzo millennio, è ancora concepibile la esistenza del “Voto segreto”?
La nostra Sinistra Assortita Nazionale cosa dice?
Aspettiamo risposta ricordando che Matteo RENZI, attuale Segretario del Partito democratico ha preso il 70% alle recenti Primarie del 30 aprile u.s..
Ricordo anche che il 41% degli italiani aventi diritto al voto, si sono espressi positivamente al processo riformatore momentaneamente interrotto il 4 dicembre 2016 e che non vedono l’ora di votare perché amano questo Paese che, grazie a questo extraterrestre, sta disperatamente cercando di uscire da una palude che dura da settant’anni!
Il popolo del SI, osserva e aspetta, in stand by!
Con i ricordi mi fermo qua, solo per carità di patria verso una sinistra che, a parte le “chiacchiere” non ha mai dato prova di alcuna volontà di cambiamento.
AVANTI TUTTA!