NEW YORK (WSI) – La verità è che l’Opec è costretta a mantenere la produzione ai livelli attuali perché non vuole perdere quote di mercato.
Lo ha detto a Bloomberg il ministro del Petrolio del Kuwait, Ali Al-Omair.
Il ministro ha detto che il cartello dei maggiori produttori di greggio al mondo sarebbe ‘molto contento’ se i produttori esterni all’Opec accettassero anche loro di ridurre la loro produzione.
Le dichiarazioni hanno inflitto un duro colpo ai prezzi del greggio scambiati sul mercato WTI americano, con i futures con scadenza aprile che cedono più del 3,5%. I contratti sono tornati a scambiare in area 42 dollri al barile.
La produzione dovrebbe rimanere invariata fino al prossimo vertice dell’Opec a giugno. Il greggio ha perso circa la metà del suo valore da giugno dell’anno scorso.
Anche le società energetiche più importanti come BP, Chevron, ConocoPhillips, Exxon Mobil, Royal Dutch Shell e Total sono sotto pressione in Borsa dopo che il mercato è tornato a concentrarsi sulla saturazione del mercato petrolifero.
Al-Omari ha detto ai giornalisti di essere anche lui preoccupato per il calo del 50% dei prezzi dell’oro nero per via dell’impatto che stanno avendo sul bilancio dello stato del Golfo, ma l’Opec non aveva altra scelta. .
(DaC)